VITICOLTORI DE CONCILIIS
Uva: fiano (65%) e aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: metodo charmat
Una delle fissazioni di Bruno De Conciliis è sempre stata quella di fare uno spumante nel Cilento. Lo pensa nella zona di Cannalonga, cioé alle falde del monte Gelbison in un clima sostanzialmente rigido ma soleggiato con buone escursioni termiche. Mentre ci studia, il nostro amico ha sorpreso tutti con il Selim, uno spumante charmat, cioé rifermentato in vasca e non in bottiglia, da uve fiano e aglianico. Chiaro lo schema: il fiano è l’uva bianca dotata di buona struttura, longevità, eleganza e profumi mentre l’aglianico vinificato in bianco regala ulteriore struttura, un po’ come il pinot nero. C’è sempre molto rispetto quando ci si avvicina a questa tipologia di vino, per me le bollicine rappresentano la massima espressione di ciò che l’uomo può fare con l’uva. Dunque si tratta di una cosa molto seria e importante, dove l’esperienza fa la differenza come dimostrano i francesi con lo Champagne rispetto ai nostri Metodo Classico che pure hanno fatto passi da gigante negli ultimi dieci anni. Ecco allora che forse il paragone più giusto da fare, anche perché si tratta appunto di rifermentazione charmat, è il Prosecco: impostato così il problema, Bruno dimostra le grandissime potenzialità delle uve autoctone campane quando vengono spumantizzate. Il Selim è un prodotto fresco, subito adottato con piacere dai ristoratori campani, di buona beva, il perlage è fine e persistente: il bicchiere colpisce per l’immediatezza della beva, la potenza dell’impatto in bocca è sicuramente considerevole anche se poi non subentra la complessità che pure è in qualche modo annunciata da un naso che gira fra l’agrumato e la frutta a polpa bianca. Voglio anche fare una considerazione sull’aglianico che non finisce di stupirmi: quando ho iniziato a scrivere di vino Mustilli aveva una versione vifinicata in bianco, il Santa Sofia, che era davvero pregevole e che rimpiango. Adesso solo Basilium ad Acerenza ha conservato questa abitudine figlia degli anni ’80, quando cioé il rosso sembrava sparire a favore dei rosati e dei bianchi. Sono racconti di quindici anni fa, anzi diotto vite fa, ma le vinificazioni in bianco e in rosato dell’aglianico svestono il vitigno lasciando bene in vista l’incredibile scheletro fatto di struttura, mineralità, freschezza. Il Selim va bene nell’happy hour con il finger food, in napoletano <sfizio>, oppure anche in barca su un bel riccio di mare crudo appena preso dagli scogli. Un prodotto scanzonato, ammiccante, allegro, robusto, proprio come le due versioni di Donnaluna.
Sede a Prignano Cilento, Contrada Querce, 1. Tel. e fax 0974 831090. deconciliis@hotmail.it. D’Orta De Conciliis. Ettari: 4 di proprietà. Bottiglie prodotte: 12.000. Vitigni: aglianico, merlot. Viticoltori De Conciliis.Enologo: Bruno De Conciliis, Ettari: 26 di proprietà. Bottiglie prodotte: 150.000. Vitigni: aglianico, fiano.
Dai un'occhiata anche a:
- Valentina Fiano Paestum Dop 2017 Alfonso Rotolo
- Corsaro Aglianico Cilento Dop 2021 – Polito
- Vino rosso da vitigno Reginella
- Piscrai 2021 Paestum rosato igt, Cobellis
- Vini Viticoltori Verrone – Nuove annate
- Vini Marisa Cuomo – Nuove annate
- Masseria Felicia Sinopea 2020 Falanghina Roccamonfina Igt Una storia del cuore. Parte prima.
- Vini Montevetrano – Nuove annate