di Tiziano Terracciano
Il 9 e 10 settembre 2023 si è svolta la terza edizione di SCOPERTE IN VIGNA, la passeggiata enoturistica in auto “a cielo aperto” tra vigneti, cantine, bellezze naturalistiche e artistiche del Parco Regionale del Taburno-Camposauro. Un evento che ha raggiunto una maturità riconosciuta dall’intera Comunità del Parco che si è resa consapevole che facendo rete e cooperando si riesce a valorizzare il proprio lavoro ed il proprio territorio. Un territorio meraviglioso di cui anche Virgilio se ne era innamorato e ne aveva apprezzato a tal punto la produzione di vino e olio che scrisse nelle “Georgiche” che il Taburno sarebbe dovuto essere stato ricoperto da oliveti e vigneti. E così è stato, tanto che oggi l’Aglianico qui prodotto può fregiarsi della Docg. Tanto che quasi tutte le strade sono costeggiate da vigneti, quei vigneti che sono il volano che fa girare alla perfezione gli ingranaggi dell’economia locale e di eventi come questo, voluto col cuore e con l’anima, dal suo ideatore Geppino Tolino insieme all”amico Roberto Mattu.
Quest’anno, dopo il rodaggio delle prime due edizioni, si è riusciti a raggiungere il numero massimo di auto ammissibili sia per la giornata di sabato sia per la giornata di domenica, dovendosi con rammarico rifiutare altre iscrizioni ma con ovvie ragioni di sicurezza e di organizzazione.
Parecchi equipaggi sono arrivati da fuori regione e ne hanno approfittato per partecipare ad entrambe le giornate scoprendo anche l’intreccio con altri eventi: – “La Notte in Rosa” durante la quale degustare i Vini Rosati del Taburno coordinata da Maria Franchi (ideatrice anche di una linea di liquori prodotti con le materie prime di Torrecuso.
Amaro, Ratafia e Genziana); -L’Aperilibro in Rosa con successiva visita alla Pinacoteca comunale a tema vitivinicolo curato da Loredana Orsillo ; -L’Esposizione di una collezione privata di auto a pedali giocattolo anni 50-60-70 di Luigi Marra.
Sabato 9 settembre quindi gli equipaggi con le loro auto scoperte sono andati in giro per il Taburno facendo la prima tappa a Foglianise per una visita guidata da Maurizio Vetrone all’Eremo di San Michele, per poi spostarsi in centro ad ammirare i Carri di Grano e a partecipare ad attività dimostrative dell’arte dell’intreccio decorativo. Dopo un aperitivo con prodotti tipici si sono diretti alla Piana di Prata per pranzare all’Antico Rifugio del Tasso con prodotti e vini tipici a cura della Comunità Slow Food del Taburno.
Il rientro a Torrecuso per un rinfresco è stato effettuato percorrendo la “Strada del Vino” più lunga d’Italia. La sera si è partecipato alla Notte Rosa allietata dagli eventi sopra descritti.
Domenica 10 settembre sono stati accreditati i circa 80 equipaggi con la consegna del kit di adesione comprendente Gadget, 2 Bottiglie di Vino delle 15 Cantine aderenti all’iniziativa, voucher colazione e pranzo e 1 pacco di Pasta Rummo. Le auto sono state dislocate nelle tre piazze di Torrecuso e da lì sono partite per il tour “Scoperte in Vigna” con il commento, in diretta tramite un’app, di Peppone Calabrese, Conduttore di LineaVerde su Rai 1 e Docente di antropologia del cibo. E dopo aver attraversato l’immenso territorio vitato di Torrecuso (io ero passeggero dell’amico Peppino Vetrone di Foglianise nella sua Alfa Spider Veloce), aver attraversato il fiume Calore e aver ammirato il Ponte Foeniculum (dove la tradizione vuole che siano state seppellite le spoglie di Manfredi di Svevia, alla base della “grave mora” citata da Dante nella Divina Commedia) le “Scoperte” sono state tutte parcheggiate nell’immenso piazzale di Torrepalazzo dove gli equipaggi hanno potuto degustare Taralli e Spumanti delle varie Cantine. Infine, dopo il pranzo nelle Cantine, c’è stato l’ultimo raduno in centro per le premiazioni (Soggiorni e Prodotti tipici tra cui un Prosciutto intero della Macelleria Rapuano).
Il PLUS di questa edizione è stato sicuramente anche l’introduzione di un BUS A CIELO APERTO che ha permesso anche a coloro che non avessero un’auto scoperta di godete di un tour en plein air con la guida di un esperto di Sannio qual’è Erasmo Timoteo, un grande appassionato di storia, cultura ed economia locale che ha potuto fugare tutte le curiosità e i dubbi dei passeggeri. Il Bus a cielo aperto ha dovuto organizzare inaspettatamente ben due giri dato il grandissimo apprezzamento che ha riscosso l’iniziativa.
Il successo di tali iniziative proviene dunque dalla consapevolezza che vengono organizzate con l’unico scopo di valorizzare il proprio territorio cercando di coinvolgere chiunque abbia a cuore le proprie origini senza preclusioni di alcun genere. Lo hanno capito la maggior parte delle cantine e i cittadini supportati dalle associazioni che operano sul Taburno, le Amministrazioni Comunali, dalla Protezione Civile, dai Carabinieri, dalla Polizia Municipale e dai componenti del club Moto Guzzi che si impegnano senza sosta a garantire la sicurezza e la viabilità nel corso dell’evento.
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