di Marina Betto
Nei locali di una vecchia carrozzeria romana a Trastevere oggi c’è Santo, ristorante open bar ideato e diretto da Daniele Fadda. Ambiente jungle-urbano ti proietta in un’atmosfera insolita tra piante che pendono dal soffitto, istallazioni artistiche e bartender tatuati che miscelano drinks.
Anche lo chef Edoardo Meuti è tatuato e propone piatti che si ispirano alla cucina romana ma in una versione molto personale risultano delicati, profumati, molto aromatici e con una vena tendente al dolce che è una costante nel menù. La materia prima utilizzata è eccellente e i piatti sono buoni oltre che accattivanti. Il tiramisù di baccalà è servito nel classico bicchiere da cocktail martini, cremoso e morbidissimo, è mantecato con la panna, presenta sfumature delicatamente dolci, è un antipasto ma potrebbe benissimo chiudere una cena.
Anche il maritozzo potrebbe essere un dolce invece è un antipasto riempito di coratella e accompagnato da carciofi fritti. Tra i primi le fettuccine burro e alici del cantabrico, l’amatriciana di polpo e i bottoni al nero di seppia con fonduta di parmigiano e ripieni di melanzane e menta è un primo sofisticato ma dal gusto netto ed equilibrato. Accompagnarlo ad un cocktail come il Santo winter punch a base di whisky è un’esperienza particolare e insolita guidata dal team di barman del locale che si susseguono con le loro preparazioni in queste settimane di primavera dietro il bancone del bar. Per i secondi la proposta è sia di mare che di terra come la tartare di Fassona Piemontese e piatti dove ancora una volta lo chef gioca proponendo le sue commistioni con il Tonno vitellato che non è altro che un tataki di tonno con sugo ristretto e mayo di vitello. Il polpo affumicato è servito insieme ad una fonduta di piselli e chips di topinambur, l’agnello cotto a bassa temperatura è servito con mollica di pane alle erbe e terra di funghi. Un altro piatto in cui si uniscono due preparazioni tipiche della cucina romana è il calamaro ripieno di coda alla vaccinara. Tra i dessert la Cheese Cake e il tiramisù servito al piatto di aspetto molto moderno sono da provare. Con la Santo Experience la collaborazione del locale con barman di tutta Italia vi permetterà di conoscere come lavorano e come si esprimono nella mixology i più esperti professionisti che oggi animano il bancone del bar che si alterneranno nel preparare cocktail fino a giugno come Marco Martini Restaurant, Riccardo Marinelli – The Jerry Thomas Projec, Martina Cappetti- Yoichi – L’Aquila, Marco Fabbiano- l’Aurus Cocktail Bar – Lecce, Nico Sacco- Romeo Chef&Baker, Matteo Siena- The Barber Shop… e tanti altri ottimi barman della scena capitolina.
SANTO TRASTEVERE
via della Paglia 40- Roma
tel.339/6092999 -339 2981597
santotrastevereroma@gmail.com
Dai un'occhiata anche a:
- Roma, ProLoco DOL di Vincenzo Mancino a Centocelle
- Dove mangiare la migliore carbonara a Roma? Dai mostri sacri alle osterie
- Pascucci al Porticciolo. Il fuoriclasse del pesce
- La Cucina di Tenuta San Pietro a Pettine a Trevi: la tartufaia nel cuore dell’Umbria nei piatti del ristorante
- Quarant’anni di Madonnina del Pescatore, Moreno Cedroni da Venezia a Pechino come Marco Polo
- Mare Bistrot a Fiumicino, il nuovo locale di Gianfranco Pascucci
- L’Osteria dell’Orologio a Fiumicino: l’incanto del mare a tavola. La cucina di Marco Claroni
- Quale sarà il prossimo step dello stellato L’acciuga a Perugia?