di Marina Alaimo
La memoria contadina è ben radicata nel dna della famiglia Alfano ed il legame con la terra è forte e viscerale. Da sempre questa famiglia si dedica all’agricoltura ed all’allevamento degli animali, Baffone , Gaetano Alfano, è tutt’oggi il pilastro portante della famiglia, autoritario e bonario allo stesso tempo, riesce a tenere uniti i sette figlie e le loro rispettive famiglie, costituendo una forza lavoro notevole ed imbattibile. Sono stati i figli a volere l’agriturismo ed il ristorante che conducono con passione e grande energia, tanto che ormai si fa fatica a stare dietro al lavoro.
Si perché oltre a servire gli ospiti, cucinare e portare avanti la fattoria didattica, bisogna continuare a lavorare la terra ed accudire gli animali. Nei 10 ettari di famiglia si coltivano, rispettando la stagione in corso, tutti i prodotti dell’orto, ma anche mais, orzo, grano ed erba medica per gli animali, poi noci e nocciole, colture tipiche di questo territorio, e frutta di ogni tipo con la quale le donne di casa fanno marmellata e crostate.
Nella grande stalla convivono mucche, i vitellini nati da poco si nascondono timidi e timorosi dietro la rassicurante sagoma materna mentre conigli di ogni grandezza e colore saltellano in po’ ovunque.
Poi si allevano maiali, quaglie, faraone e polli, ci sono anche le oche da compagnia, infallibili guardiane.
Il ristorante ha sede nella vecchia stalla, è reso molto accogliente dal camino sempre acceso e dalla bellissima cucina a legna, l’atmosfera è molto familiare e rilassante. Le donne della famiglia sono impegnate in cucina, è possibile scegliere alla carta oppure il menù degustazione con tre primi e tre secondi a scelta, un dolce ed il caffè al prezzo di 25 – 30 euro.
Le paste sono tutte fatte a mano, anche i salumi come capocollo, sopressata, prosciutto crudo, salsicce e cotechino, disponibili fino ad esaurimento, poi vengono acquistati dal macellaio di fiducia. Si producono nel proprio agriturismo cacioricotta e primosale con il latte delle proprie mucche, ma anche vino dalla propria vigna e con l’entrata della primavera fino alla fine del caldo estivo si fa il pane cotto nel forno a legna posto nell’aia.
Tra i primi ci sono sempre le tipiche laine, pasta di acqua e farina fatta a mano, molto simile alla lagane, proposta in genere con i legumi od il ragù di carne.
Buona la chitarra al ragù con noci
poi le orecchiette con broccoli e cacio ricotta, c’è quasi sempre una zuppa di stagione.
Immancabile, poi, la pizza chiena irpina
Tra i secondi non manca mai il coniglio alla baffone
La carne mista alla brace, l’agnello ripieno o in umido con cipolle e patate cotte sulla cenere.
Immancabile rape e patane
Finale dolce con le squisite pastiere di grano
Nelle belle giornate è possibile mangiare all’aperto, nell’aia posta davanti alla casa padronale, circondati dal verde rigoglioso dei campi e delle colline circostanti, rivolte verso il Partenio, siamo nel comune di Santo Stefano del Sole che segna l’ingresso del Parco dei Monti Picentini, nell’Alta Valle del fiume Sabato.
L’agriturismo non è sempre aperto nei fine settimana e negli altri giorni a richiesta, ma è indispensabile la prenotazione come sempre si conviene in queste strutture.
L’agriturismo da Baffone ha sede in via Carrese n°3 Santo Stefano del Sole AV.
Tel. 338.3861304.
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