di Annatina Franzese
Boh a Sant’Anastasia. Piazza II Ottobre, meglio conosciuta come piazza Trivio, è sempre stata per gli anastasiani il centro del paese, l’agorà. Il posto in cui, complice la sua posizione circolare e la presenza di molte attività commerciali, i cittadini si riunivano. Nel corso degli anni però, il ruolo socio- economico della piazza ha perso l’importanza di un tempo, e quello che da sempre è stato il centro delle attività della cittadina vesuviana altro non è diventato che una zona morente e di parcheggio.
E’ una sera d’estate del 2016 quando i cugini Ciro Granata e Michele Capasso, da sempre impegnati in attività associazionistiche e di rivalutazione territoriali, cominciano a pensare di scommettere in un nuovo progetto commerciale senza allontanarsi dal paese che li ha visti crescere. Contemporaneamente, per caso fortuito, coincidenza o semplicemente destino “la Bannera”, storica salumeria di Sant’Anastasia, decide di chiudere i battenti. E’ a questo punto che per Ciro e Michele sopraggiunge l’illuminazione: prendere i locali della signora Carmela, trasformarli e restituire a quella piazza ormai morta una nuova identità.
Sono mesi frenetici quelli che seguono. L’entusiasmo di Ciro, contrasta con la preoccupazione di Michele. Il sogno, si oppone al concreto impegno economico che porta i due ad investire in questa nuova avventura, tutti i risparmi delle rispettive attività principali di grafico ed informatico. La fiducia incondizionata della signora Carmela e di suo marito Antonio, che senza esitare affidano ai ragazzi le chiavi del locale, si contrappone all’ostruzionismo e al disafattismo di qualche compaesano dalla lingua lunga.
Ciononostante, il duo non demorde e nasce così nel dicembre del 2016 il Kadavè, wine bar con ristorazione divenuto in poco tempo, per la qualità dell’offerta proposta, il punto di riferimento della movida vesuviana di tutte l’età.
Esattamente un anno dopo l’apertura del wine bar, Ciro e Michele raddoppiano, inaugurando nel locale immediatamente accanto al Kadavè, l’hamburgeria BOH acronimo di Best of Hamburger. La natura da fast food potrebbe indurre a pensare erroneamente ad un locale di indubbia qualità, invece Boh, il take away di pochi metri quadrati con un unico tavolone di legno al centro sala è una vera sorpresa.
Buona la scelta dei panini (in menù anche il veggie burger) che permette al cliente oltre che di optare tra le proposte divise tra i “classici americani” e “le nostre creazioni”, di pensare personalmente alla composizione della propria ricetta.
Da non sottovalutare, soprattutto per il pubblico più giovane, la possibilità di preferire delle offerte fast-food like che consentono di prendere panino, bibita e patatine, sia in formato medium che xl, con un costo inferiore rispetto all’equivalente del singolo pezzo alla carta.
Tra gli antipasti, sono da segnalare le patate nella variante classica e dolce, ben fritte e croccanti al punto giusto, oltre gli onion rings.
Tra i miei panini preferiti: “Gennarone” e “Il Professore”.
Hamburger di maiale, friarielli napoletani, provola dorata e fritta, tarallo e maionese al pepe per il primo. La carne è succosa, cotta alla perfezione e personalmente, aggiungerei solo un po’ più di maionese al pepe per premettere alla resa di raggiungere un livello ancora più alto.
Il secondo con hamburger di scottona, zucchine alla scapece, provolone piccante , bacon, mayo al pepe e fonduta è veramente saporito. La nota piccante del provolone che all’olfatto sembrerebbe predominare rispetto al resto degli ingredienti è invece al gusto, perfettamente equilibrata.
Il bun devo dire che è la rivelazione che non ti aspetti. Morbido, compatto, bene tostato e con il “cappello” superiore friabile e dorato ricoperto di semi di sesamo.
Ridotta a due la scelta della birre, presenti sia alla spina che in bottiglia a marchio “Boh”.
Impossibile non concludere la serata con il Bohreo. Come facilmente intuibile, l’ingrediente principale di questo dolcetto è il biscotto oreo, servito pastellato e fritto, accompagnato da crema di latte.
È preferibile farlo raffreddare prima di consumarlo, in maniera tale da poterlo apprezzare pienamente senza ustionarsi il palato. Vi assicuro che il Bohreo è come le ciliegie. Uno tira l’altro!
Il prezzo dei panini, oscilla dai 4.90 € ai 7.90 € . Non male per un take away di buona qualità.
Ad oggi tra Boh e Kadavè lavorano circa 8 persone. Una scommessa vinta dunque quella di Ciro e Michele, fautori della rinascita del centro storico del loro paese adesso vivo e illuminato, che fa ben sperare nella sopravvivenza della piccola imprenditoria giovanile.
Boh – Best of Hamburger
Piazza II Ottobre n. 17
80048 Sant’Anastasia (Na)
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