di Franco D’Amico
Dall’Alto Casertano ritroviamo due territori a confronto come Castel di Sasso incastonato tra i monti Trebulani e Castel Morrone in quelli Tifatini, a ridosso della città di Caserta, per far nascere un’idea speciale e aggiungere al paniere delle tradizioni pasquali un prodotto di alta pasticceria realizzato però con ingredienti di derivazione rurale, questa l’dea di due eccellenze come il casaro Manuel Lombardi de Le Campestre e Michele Cappiello, maestro pasticciere del Gran Caffè a Santa Maria Capua Vetere.
Nella terra campana dove imperano nel periodo pasquale i casatielli, dolci o salati, le pastiere e altre prelibatezze inserite nel contesto delle tradizioni di ciascuna provincia, nasce dalle mani sapienti di Michele Cappiello la “Colomba conciata”, realizzata con il noto conciato romano, un formaggio che mantiene la memoria antica della nostra terra e tutelato da tempo con il Presidio Slow Food, riconosciuto in tutta Italia da chef e gourmet, venendo contestualmente inserito nei menù dei migliori locali e pizzerie per la sua versatilità, nella composizione di piatti e dolci a vari livelli, ma anche per essere consumato allo stato naturale, così come lo conosciamo, speziato, intrigante, dal gusto e dai profumi ineguagliabili. Inoltre, ingredienti come la salsiccia di suino casertano sempre prodotta dall’agriturismo della famiglia Lombardi, i pomodorini secchi, cicoli secchi, e il burro di latteria di bufala, insieme al lievito madre sono i componenti della Colomba conciata strutturata da Michele Cappiello, un prodotto rustico, appetitoso, per palati esigenti che si aspettano i sapori della tradizione in una nuova veste.
Da segnalare, nella circostanza, la partecipazione dei fratelli Luigi e Michelangelo Cappiello alla straordinaria kermesse di settore “Una mole in Primavera” tenutasi lo scorso 1 e 2 aprile a Torino, presso le sale dell’Hotel Principi di Piemonte, dove si sono confrontati i migliori maestri pasticcieri d’Italia nella realizzazione di colombe tradizionali e creative, quì il Gran Caffè ha rappresentato la provincia di Caserta con varie colombe oltre alla classica, la “Moka” derivata con impasto al caffè, cioccolato bianco e ananas candita, la “Camilla” con arancia, limone e carote fresche, “Primavera” con mandarino tardivo e fiori di camomilla.
Una menzione speciale per il periodo va ad un altro prodotto dolciario di antica tradizione quale la “Pigna” casertana, che seppure nota in tutta la Campania è tipicamente consumata nel periodo pasquale in provincia di Caserta, in particolare nelle aree limitrofe al capoluogo. La Pigna, conosciuta anche come Casatiello dolce a Napoli, è un prodotto semplice ma in compenso molto piacevole, con un impasto giustamente aromatico e profumato in particolare con note di anice, e mantiene a lungo le sue caratteristiche.
Nel paniere di Pasqua, per le successive uscite fuori porta e in previsione dei prossimi week end non possono mancare quindi la Colomba conciata, il casatiello classico o la Pigna, la pastiera della tradizione, la frittata di asparagi e, naturalmente, una gran bella bottiglia di vino, come ad esempio un “Pallagrello” bianco dell’area caiatina.
Gran Caffè Cappiello
Viale del Consiglio d’Europa 32
Tel.0823-811931
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