Ci sono i giorni della merla e, molto più importanti, i prossimi. Si tratta della pioggia di lasagne napoletane annunciata su ogni tavola degna di questo nome, un piatto a cui nessun campano può rinunciare e che quest’anno sarà celebrato con un piccolo ricettario allegato al giornale per la gioia dei nostri lettori.
I problemi raddoppiano: bisogna cercare la lasagna e al tempo stesso procurarsi il vino adatto.
Ogni territorio ha alla bisogna rossi fragranti, freschi e profumati. Partiamo allora da Castelvenere, il comune più vitato della Campania, dove per Carnevale si cucina la Scarpella. Qui l’azienda di punta è quella di Nicola Venditti, biologico sin dall’inizio degli anni ’90, cioé in tempi non sospetti, chiocciola Slow Wine grazie allo stile semplice e diretto dei suoi vini: un vigneron sannita che ha sempre creduto nelle sue uve, sino al punto da non metterle mai in legno, neanche quando la moda della barrique impazzava a tutto tondo.
Proviamo il suo delizioso Sannio rosso da uve montepulciano locale, olivella e aglianico al termine di una giornata di potatura invernale, poco più di cinque euro se venite qui a comprarlo, come è giusto che sia quando si tratta di vino, difficilmente sopra i dieci euro in enoteca. Un rosso fresco, piacevole, capace di mantenere la croccantezza della frutta in maniera egregia ed appagante, l’ennesima dimostrazione di come oggi anche i vini base delle cantina siano assolutamente affidabili e piacevoli. Da mettere al centro di una tavola nella quale sono raccolte numerose le persone a cui volete bene, amici e familiari, per lasciarsi andare sulla Scarpella, certo, ma anche sulla classica lasagna napoletana, ricca ed esuberante. Il frutto integro, la beva corposa e dinamica allo stesso tempo, la lunghezza al palato, ne fanno un bicchiere da abbinamento classico, così come è sempre stato costume latino di giusto rapporto tra vino e cibo.
Sede a Castelvenere, via Sannitica 122 – Tel. 0824 940306, fax 0824 940301 – www.venditti.it – Enologo: Nicola Venditti. Ettari: 11 di proprietà. Bottiglie prodotte: 80.000. Vitigni: aglianico, montepulciano, piedirosso, barbera/barbetta, olivella, grieco di Castelvenere, “Cerreto”, falanghina
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