di Sara Marte
Come ogni santa mattina su questa strada c’è un traffico bestiale. Noi al di qua del Vesuvio ci siamo abituati: la Benedetto Cozzolino! Un’arteria dritta dritta che unisce molti comuni vesuviani e che Ercolano “di sopra” la sfiora tutta. Qui troverete Sannino Vini. Questo è un periodo pieno di lavoro con la vendemmia appena conclusa. Antonio Sannino rubando un po’ di tempo alle sue consuete mansioni di tuttofare ci accoglie con un bel sorriso di chi è abituato ad incontrare gli avventori. In azienda c’è un via vai continuo di gente che compra, visita, passa a salutare: quella strada è di tutti e Sannino da anni appartiene a tutti. Qualche Ercolanese DOC, saputo della visita, mi racconta dei meloni di Natale che vendevano “Signurì! I migliori che si trovavano in circolazione!”. La storia dell’azienda quindi comincia da molto lontano. Da sempre vissuti qui ad Ercolano, la famiglia Sannino si è dedicata ai prodotti del Vesuvio per tre generazioni poi, nel 2001, l’idea di investire nella vite. Decisero quindi, Domenico e Aniello Sannino, zio e papà di Antonio, di non vendere più le uve ma di creare il loro prodotto seguendolo dalla vigna alla bottiglia. Antonio senza peso ma con entusiasmo racconta i sacrifici fatti per avviare la cantina.
Gli ettari di vigneto sono in totale 40 tra proprietà e conferitori ben selezionati. Lì, a pochi metri dall’azienda spuntano i 15 ettari di vigneto del Vesuvio, il resto si trova tra Boscotrecase, Terzigno e Boscoreale.
Cominciando la degustazione la carrellata di vini prediletti è quella del Vesuvio con i suoi Lacrima rosso, bianco e rosato ed i Pompeiani declinati in Falanghina e Piedirosso. Spunta poi il Gragnano che zitto zitto colpisce nel segno. Nonostante i molti compratori internazionali questi vini sono un’espressione convincente del Vesuvio, avvantaggiandosi di un ottimo rapporto qualità prezzo; di quelli onesti dove l’impegno lo paghi il giusto, sia chiaro! Il Rosato, vincitore del Vesuvinum, sempre gradevole, lo mettiamo da parte e scegliamo invece una coppia di bottiglie che ci ha colpito. Prima di tutto il Gragnano! Ogni tanto c’è bisogno di sveltezza, bontà pronta e bocca presto-appagata. Ecco, il Gragnano di Sannino ha tutte queste caratteristiche.
Lo producono dal 2007 e Antonio ci spiega con grande onestà che comprò le etichette migliori di Gragnano di aziende altre per capire un po’ come doveva essere questa bottiglia nelle sue più eloquenti espressioni. Questo va raccontato perché imparare a guardare oltre la propria cantina con occhio critico e curioso è solo un pregio e a noi è piaciuto! Intanto monta la spuma ricca e densa che svanisce pian piano e lascia un bicchiere di un colore rosso fragola così vivace e accattivante quanto il naso. Vinoso e fragrante ha fiori come le violette e frutta masticabile come dei bei lamponi gustosi. I tannini sono moderati, presenti ma morbidi. Buona la freschezza e la sapidità. Al palato svolge il suo compito rinfrescante e beverino. Il metodo è charmat e troverete un blend di piedirosso al 70% e aglianico al 30%. Non ci va di scegliere oggi! E Allora ecco per voi il Lacryma Christi Bianco, quasi tutto coda di volpe ed un 10% falanghina
Bel colore tipicamente paglierino, promette freschezza ed, in effetti, mantiene la parola cromaticamente data. Al naso ed al palato è pulito pulito, dritto e leggermente minerale. La frutta è vesuviana come l’albicocca e soprattutto qualche fiorellino. Seguono note vegetali e un richiamo di macchia mediterranea. Così deve essere da queste parti! Senza cesti di frutta tropicale per intenderci! La bocca è calda, equilibrata da buona agilità. Sapida e gustosa ha un finale lievemente ammandorlato. Un’ultima battuta sulla squadra del cuore, il Napoli, e qualche chiacchiera sulla vita di tutti i giorni rendono questa visita vera. Di quelle in cui hai avuto qualcosa in termini di conoscenza, di esperienza e anche umani. Meglio andare però, da qui si vede già che c’è il solito traffico!
www.sanninovini.com
Via G. Semmola, 146 – 80056 Ercolano (Na)
Tel. 081-7394630 – Fax. 081-7322036
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