Azienda Agricola San Salvatore 1988
Contrada Zerilli Stio (Sa)
Cantina Via Dioniso Giungano (Sa)
Tel. 0828.1990900
Fax 0828.1990901
info@sansalvatore1988.it
www.sansalvatore1988.it
Ettari vitati: 18 di proprietà, più 5 in affitto
Enologo: Riccardo Cotarella
Agronomo: Alessandro Leoni
Allevamento e densità di impianto: Guyot. 4.300 piante per ettaro a Giungano. Guyot e 5.000 ceppi per ettaro a Stio
Composizione chimico-fisica del terreno: Argilloso-calcareo ricco di scheletro a Giungano. Calcareo-argilloso pleistocenico a Stio
Produzione Kg per pianta: 1,5 Kg per pianta a Giungano. 700 grammi per pianta a Stio
Esposizione vigne: Sud-ovest a Giungano e Stio
Epoca di impianto delle vigne: A Giungano 2007, 2008 e 2013. A Stio 2008 e 2011
Altezza media: 150-200 metri a Giungano. 450-650 a Stio
Lavorazione del terreno: inerbimento, con sovescio e rippatura
Conduzione: Biologica e Biodinamica
Lieviti: Selezionati
Mercati di riferimento: Usa, Europa, Campania, Lazio, Lombardia, Veneto e Piemonte
Bottiglie totali prodotte: 160.000
Percentuali di uve acquistate: Nessuna
Uve coltivate: aglianico, fiano, greco e falanghina
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LA STORIA
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La storia dell’Azienda Agricola San Salvatore è cominciata appena ieri, ma può contare già su molti riconoscimenti e ottime performances. Il patròn Peppino Pagano, imprenditore di successo del settore turistico-alberghiero, questa storia l’ha iniziata a raccontare con grande entusiasmo e generosità. Peppino, infatti, è un personaggio straordinario, sanguigno, appassionato ed enormemente innamorato del Cilento. Ha iniziato comprando terreno a Stio Cilento praticando agricoltura ecocompatibile e dedicandosi all’allevamento di bufale e, soprattutto, alla viticoltura. Ha cominciato a piantare barbatelle a Stio, un piccolo comune collinare dell’entroterra cilentano poco conosciuto ma che si è scoperto essere un posto ideale per la viticoltura, possedendo un perfetto terroir ed un eccellente microclima. Ha poi continuato ad allevare viti nel comune di Capaccio-Paestum, non lontano dal mare incontaminato di Agropoli e dai famosi templi, dove a poche centinaia di metri, ma siamo già nell’attiguo comune di Giungano, ha costruito anche una moderna cantina. Sin da subito è iniziato il rapporto con Riccardo Cotarella. L’intero staff tecnico, che si avvale dell’agronomo piemontese Alessandro Leoni, è altamente affidabile e competente. Per chiudere il cerchioa Peppino ha poi deciso di dedicarsi ad un’agricoltura connotata da processi biologici e biodinamici. In poco tempo l’azienda San Salvatore ha acquisito un ruolo significativo non solo in Cilento ma anche in regione.
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LE VIGNE
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Due gli areali dell’azienda San Salvatore posizionati uno nel comune di Stio e l’altro a Capaccio. Quest’ultimo è sorvegliato e protetto alle spalle dal Monte Calpazioi. Ci troviamo a mezza collina fronte mare, il quale alita i suoi sapidi sapori sulla verde e lunga estensione viticola. La vigna, infatti, collocata in località Cannito, è di un corpo solo e copre oltre dodici ettari, una delle più estese di tutto il Salernitano. La più vecchia risale al 2007, con reimpianti poi del 2008 e 2013.
A Stio, invece, l’ambiente ed il panorama sono totalmente diversi, perché il territorio è posto all’interno, lontano dal mare e si arrampica in altura oltre i seicento metri. Temperatura fresca anche durante l’estate e con un’ottima escursione termica tra il giorno e la notte. Il terreno è di uguale natura calcarea-argillosa, risalente però all’epoca pleistocene-quaternaria. 2008 e 2011 gli anni di impianto.
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I VINI
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Calpazio Greco Paestum Igp
Uva: greco
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 9.000
Prezzo: 15,00 euro
Il greco, a differenza del fiano, è un vitigno poco coltivato nel Cilento, ma col quale si riesce a tirare fuori risultati straordinari se si ha pazienza. Il colore che si intravede nel bicchiere è segnato già da un giallo dorato. Al naso nette percezioni fruttate di pesca gialla e di mandarino e parvenze floreali di ginestra. In bocca il sorso è fresco, sapido, minerale e morbido. Il retrogusto è persistente ed appaga totalmente la beva.
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Elea Paestum Bianco Igp
Uva: greco
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 3.000
Prezzo: 21,00 euro
Ecco qua un greco più complesso e maturato in legno soltanto per il 5% per dargli più struttura. Colore giallo aureo. Al naso si affollano un pullulare di piacevoli ed odorose sensazioni tout-court che ricordano soprattutto la mela, la pera, il gelsomino e l’erba mediterranea. Bocca ampia e voluminosa, in cui si insinuano proposizioni di freschezza, di morbidezza, di vivacità, di succosità e caratterizzati sempre da rimandi fruttati, floreali e vegetali. Vitalità finale dinamica e godibile.
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Falanghina Campania Igp
Uva: falanghina
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 20.000
Prezzo: 12,00 euro
La falanghina, che si coltiva un po’ in tutta la Campania, stranamente non appartiene al patrimonio ampelografico e culturale del Cilento, laddove si preferisce impiegare quasi esclusivamente il fiano come vitigno a bacca bianca. Ed invece, così come il greco, la falanghina spesso dà ottimi riscontri anche qui. Il colore è giallo paglierino con riflessi verdolini. Il bouquet è subito fruttato, ricco di un corollario di albicocca, mela, pera ed agrumi, intrecciato poi a rimandi di ananas e di mango. La polpa è setosa e matura.
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Pian di Stio Fiano Paestum Igp
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 12.000
Prezzo 16,00 euro
Ecco qui il classico fiano cilentano, alquanto diverso rispetto a quello prodotto nel comprensorio irpino, anche se coltivato ugualmente in altura e lontano dalle brezze marine a Stio. Il colore è connotato da un paglierino giovane e luccicante. Note di frutta bianca, macchia mediterranea. In bocca il vino è fresco, sapido, minerale, secco, essenziale e piacevole. Finale lungo.
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Trentenare Fiano Paestum Igp
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 20.000
Prezzo: 13,00 euro
Divagazione sul tema del fiano cilentano, che esprime un’anima diversificata e poliedrica. Come questo Trentenare, che a differenza del Pian di Stio è allevato in bassa collina e a due passi dal mare alla località Cannito di Giungano. Il colore che si scorge nel bicchiere è già consolidato: paglierino carico e luminoso. Profumi che rimarcano le essenze fruttate e floreali locali, in primis pesca bianca, gelsomino, ginestra e macchia mediterranea. Al palato preciso e coinvolgente. Finale lungo e gradevole.
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Cecerale Fiano Paestum Igp
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 6.600
Prezzo. 15,00 euro
Ancora una bottiglia di Fiano, con la quale confrontarsi per testarne la validità. Classico colore giallo paglierino splendente. Intensi e variegati profumi che attaccano le narici con cipiglio guerriero: agrumi, pesca, fiori bianchi e collusive tracce salmastre ed iodate. In bocca risaltanorichiami fruttati e floreali, accompagnati da seducenti tocchi sapidamente freschi. Il palato è teso, scattante e succoso. Retrogusto appagante e pervasivo.
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Vetere Aglianico Rosato Paestum Igp
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 14.000
Prezzo: 13,00 euro
Color rosato corallino, con spunti luminosi. Ricamato bouquet di deliziosi effluvi di piccoli frutti del sottobosco, innestati su profumazioni floreali di rosa canina, di violetta e di glicine. Brezze mediterranee sapidamente godibili. Bocca bella profonda e permeata da un registro gustativo d’intensa freschezza e di piacevolezza. Ottima armonicità, morbidezza, eleganza e purezza di frutto. Persistente compostezza finale che appaga totalmente la beva.
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Corleto Aglianico Paestum Igp
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 6.600
Prezzo: 16,00 euro
Pregevole color rosso rubino. Al naso tripudio di profumi fruttati come ribes, lamponi, marasche e prugne. Bocca piena, con estratti poderosi, molto caldo. Presenti percezioni terrose in una beva scorrevole, ricca di effetti fruttatii. Chiusura ottima e soddisfacente.
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Jungano Aglianico Paestum Igp
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 30,00
Prezzo: 18,00 euro
Colore rubino con riflessi purpurei. Al naso frutta rossa, fiori e vegetali, a cui si aggiungono note speziate. In bocca un sorso fatto di energia, di alcolicità e di tannico. Ma anche controbilanciato da freschezza, morbidezza, complessità, croccantezza ed intensità gustativa. Sviluppo palatale finale appagante e godibile.
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Omaggio a Gillo Dorfles Aglianico Paestum Igp
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 6.600
Prezzo. 35,00 euro
Colore rubino con riflessi purpurei. Il corredo aromatico esibisce un invitante ed ampio quadro multiforme, in cui primeggiano intense esuberanze fruttate e floreali. E poi in appresso un ricco bouquet terziario di goudron, tostato, vaniglia, caffè, mentolo, e di spezie a go-go. L’impatto del vino sulla lingua è persistente ed equilibrato. Ottima e fitta tessitura tannica, frutto maturo e carnoso, elevata impalcatura strutturale. Retrogusto lungo ed appagante.
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Joi Spumante Brut Rosé Millesimato Metodo Classico
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 6.000
Prezzo: 26,00 euro
Bel colore delicatamente salmonato nel bicchiere. Perfetto perlage, connotato da fini, continue e molteplici bollicine che salgono su fino all’orlo della flute per poter respirare aria pura, dopo circa trenta mesi trascorsi al buio. Bouquet con accenni floreali e fruttati di glicine, cassis, agrumi e boisé. Una sfumata presenza odorosa di pasticceria e crosta di pane regala ancora piacevoli sensazioni olfattive. La bocca è cremosa, sapida, pulita, viva, equilibrata, slanciata e dinamica. Carbonica leggera. Il finale è lungo, sgrassante e rinfrescante.
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CONCLUSIONI
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San Salvatore si può definire davvero un’azienda modello, per come è organizzata e strutturata, con personale altamente qualificato e con moderne e tecnologiche attrezzature in vigna ed in cantina. E’ un laboratorio in continua evoluzione. Peppino Pagano, invece, pur gestendo un’azienda molto giovane va verso la modernità, il progresso ed il futuro, tenendo comunque presente la tradizione e la territorialità. Non ha lesinato sforzi nel promuovere l’azienda e farla crescere. Ed anche dal punto vista artistico, Peppino è stato fortunato perché ha stretto una preziosa collaborazione col Maestro Gillo Dorfles, il quale ha disegnato personalmente dodici etichette. La decisione poi di dedicarsi ad una viticoltura con metodo biologico e biodinamico è stata presa per una perfetta integrazione organica tra persone ed ambiente e nel rispetto globale di un territorio già per sé sano ed incontaminato. Tutti i preparati sono fatti in casa, perché i concimi sono ottenuti attraverso un ciclo biodinamico integrato di recupero completo delle lettiere bufaline. L’azienda, infatti, possiede oltre 450 bufale, che danno latte in abbondanza per fornire una famosa azienda casearia di Paestum. Ed è proprio il bufalo, infatti, che rappresenta il simbolo aziendale!
Enrico Malgi
Foto di Enrico Malgi
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