di Tommaso Esposito
L’incontro è stato fatale.
Markus e Caravantango.
Cucina e danza.
Gusto e sensualità.
Ragione e sentimento.
Tutto in una serata: Degustango.
Unica per ora, ma presto replicabile.
Tra i tavoli, nel vortice lento della passione e del canto.
Un menu sconvolgente.
Che sollecita i sensi e rimprovera il ventre.
Tutto nella mente, eppure guidato dal cuore.
L’ Entrée : Un tuffo nel Cantabrico.
C’è una fragrante tegola al latte con acciuga del Cantabrico appunto, il tomino, il pomodoro secco, l’erba cipollina e l’aglio sbianchito. Una tempesta lunghissima tra le papille e le ciglia dell’olfatto.
Antipasto: Cornucopia, la riconoscenza di Zeus
Un cono di sfogliatella riccia vuoto per accogliere sconcigli, calamari, mazzancolle, salmone. Conditi con agrumi, salsa di melograno, spuma di limone e maionese di riso. D’intorno effluvi di acqua di mare nebulizzati. Quasi un narghilè.
Primo primo. Ispirato al quadro di Salvador Dalì : Il grande masturbatore.
E’ una conchiglia con riso allo zafferano, vellutata bianca di pomodoro, una Saint-Jacques e fiori eduli. Un non risotto tenue e delicato fino all’evanescenza.
Secondo Primo. Ricordo di un profumo invitante.
Ci si benda. Sensuale la danzatrice scalza ricopre gli occhi della compagna.
Anche ai tavoli gli ospiti si bendano.
S’indovina. Alla cieca. Come un gioco. E gioco sarà.
Tre millefoglie diverse. Le essenze schiacciate, essiccate di pasta e piselli, spaghetti aglio e olio, e candele al ragù. Il cuore della tradizione proiettato sulle scissure di Rolando, un po’ più su del paleocervcello e più in qua dell’amigdala.
Tanti pani nel cesto. Da lievito madre o conditi con cipolla, peperone, pancetta.
Poi un secondo secondo. El Abasto, la provvista, il mercato.
Scaglie di mussillo sfilettato coronate di papaccelle, pesto d’olive, cipolline fresche, patate affumicate e salsa di zucchine. In un canto il lembo di bianca scottona in carpaccio. Il trionfo del crudo.
Al Pre-Dessert: Un invito ? Ed è subito spuma di zucca con il petalo di rosa rossa.
Al Dessert: Cioccolato Fumè. Il cornetto micro. Raccoglie tutto: profumi e sapori.
Qualche giro di Tango ancora. Nei calici i vini. Tanti.
Poi i saluti.
Anzi gli abbracci.
E l’applauso per Maurizio & gli Altri.
Ci vuole!
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