di Antonella Amodio
Ricerca e sperimentazione, poi recupero delle tradizioni e innovazione. La storica azienda San Felice, di proprietà del Gruppo Allianz S.p.A. dal 1978 si dedica con grande attenzione alla viticoltura, producendo vini che raccontano tre denominazioni e dunque tre differenti territori della Toscana: Chianti Classico, Montalcino e Bolgheri, questa come ultima acquisizione. Maniacale attenzione nei 188 ettari di vigneti ( 685 ettari totali comprensivi di vigneti, seminativi e boschivi) dove sono presenti, oltre al sangiovese (l’85% degli impianti), cloni e vitigni antichi che rischiavano di scomparire, con un vigneto sperimentale impiantato negli anni 80, il “Vitiarium”, atto a tutelare e salvaguardare il patrimonio genetico della viti-enologia della regione, classificando ben 270 vitigni, tra i quali ì biotipo Abrusco, Pugnitello e Mazzese. Un lavoro di squadra che vede alla guida dell’azienda il Presidente Mario Cuccia, il Direttore Generale Carlo De Biasi e l’enologo Leonardo Bellaccini, supportati da esperti viticoltori e professionisti.
San Felice ha dato anche vita al primo SuperTuscan, con l’uscita del vino Vigorello nel 1968 e un decennio dopo al Poggio Rosso, il primo ‘cru’ in assoluto di Chianti Classico mai prodotto, oggi in commercio con la menzione di Gran Selezione.
Le cantine del Borgo di San Felice – all’interno della prestigiosa struttura di albergo diffuso che dal 1992 è Dimora Relais & Chateaux del Chianti Classico (conta anche il ristorante Il Poggio Rosso, una stella Michelin, altra eccellenza di San Felice) – risalgono all’ Ottocento, ed in passato hanno rappresentato uno dei primi impianti moderni di vinificazione e affinamento, esempio per tutto il comparto produttivo.
Tenuta di San Felice, con i suoi 600 ettari nel comune di Castelnuovo Berardenga, a circa 400 metri sul livello del mare, ha cinque macroaree dove i vitigni danno il meglio di sé sui terreni dalle caratteristiche geopedologiche particolari, costituiti in prevalenza di argille di origine calcareomarnosa, provenienti dalla disgregazione dell’Alberese e del Galestro, così come a Montalcino, nella Tenuta Campogiovanni (65 ettari di cui 23 di vigneti e solo 14 destinati alla produzione di Brunello), dove un grande lavoro di zonazione ha fatto sì che il Brunello di Montalcino Campogiovanni entrasse a far parte dei grandi vini del mondo.
Un fuoriclasse assoluto è il Brunello di Montalcino “Le Viti del 1976” annata 2010, seconda e ultima produzione di questo memorabile vino (la prima è avvenuta nel 2007). Infine Bolgheri, con 15 ettari in località Le Sondraie, a ridosso del viale dei cipressi di Carducci e non distante dalla costa, dove si producono due vini con varietà prevalentemente Merlot e Cabernet Sauvignon: Bolgheri Superiore e Bolgheri Superiore DOC, vini del nuovo brand Bell’Aja.
Tanti i vini di San Felice che hanno una forte impronta territoriale, in primis il Chianti Classico ‘Il Grigio’ Riserva e Gran Selezione, che insieme con il ‘Poggio Rosso’ Gran Selezione, è nelle Top 100 dei più accreditati Wine Magazine, con punteggi ai vertici delle classifiche internazionali.
Infine, ricordiamo che nel 2020 San Felice viene premiata da Wine Spectator tra le 34 migliori cantine d’Italia e fra le 9 top in Toscana.
Poggio Rosso Chianti Classico Gran Selezione Docg 2017
100% Sangiovese. È il primo cru da un singolo vigneto posizionato proprio all’ingresso del Borgo di San Felice. Fermentazione malolattica e maturazione in botti di rovere francese da 500 lt per 20 mesi. Dal colore rosso granato, luminoso. Note di prugna, marasca e curcuma compongono lo spettro aromatico, mentre il sorso è fresco, verticale e salino. Chiude con una lunga persistenza.
Vigorello Toscana Igt 2018
Pugnitello 35% Cabernet Sauvignon 30% Merlot 30% Petit Verdot 5%. Il primo Supertuscan prodotto nel 1968 nell’area del Chianti Classico. Fermentazione malolattica e maturazione in botti di rovere francese da 225 lt per 18/20 mesi. Rosso rubino intenso. Profumi di macchia mediterranea, di mirtilli e di sottobosco. Bocca ampia, tannini appena percettibili e corpo affusolato.
Pugnitello Toscana Igt 2019
Pugnitello 100%, autoctona, riscoperta e rimpiantata dopo anni di oblio. Fermentazione malolattica e maturazione in botti di rovere francese da 225 lt per 18/20 mesi. Rosso rubino intenso. Note di frutta scura, nuance balsamica e pepe nero, mentre la bocca rimane equilibrata e salina.
Il Quercione Brunello di Montalcino Riserva Docg 2013
100% Sangiovese. Cru dell’azienda Campogiovanni. Affina per 24 mesi in botti di rovere francese da 500 lt. Rosso granato, luminoso. Profumi di viola appassita, amarene, tocco balsamico e spezie fini. Sorso verticale, snello e di grande lunghezza.
Bell’Aia Bolgheri Doc Superiore 2019
Merlot 95% Merlot, 5% Cabernet Sauvignon. Dopo una fermentazione e macerazione di 25 giorni viene affinato per 18 mesi in barriques di rovere francese. Rubino intenso. Note di humus, felce e nuance affumicata. All’assaggio è pieno, ampio e particolarmente salino e persistente.
Avane Toscana Igt 2020
100% Chardonnay proveniente dai vigneti situati nel comune di Castelnuovo Berardenga. La fermentazione avviene in parte in acciaio ed in parte in botticelle di rovere. Giallo paglia brillante. Camomilla, miele, zafferano e mandarino compongono lo spettro aromatico, mentre il sorso ampio e salmastro rimane fresco e appagante.
Società Agricola San Felice
Località San Felice
53019 Castelnuovo Berardenga (Siena)
- +39 0577 3991 / F. +39 0577 359223
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