Via dei Tavoloni, 1
Località Sigliano
Tel. 089.862190
Aperto sempre.
Chiuso domenica sera e lunedi
pietro.rispoli@alice.it
Che bello il verde carico e brillante dei noccioli in questo periodo. Se ne attraversano a decine nel viale che conduce a Villa Rizzo, elegante dimora di campagna alle porte del parco dei Picentini.
Da una parte le camere del resort a quattro stelle con piscina e centro benessere. Dall’altra il ristorante Masseria della Nocciola di Pietro Rispoli, ingegnere di formazione, chef per passione della sua terra e del suo mare. Instancabile procacciatore di prodotti locali di qualità, pignolo oltre misura (i fornitori di verdura e pesce scappano quando lo vedono, invece di andargli incontro), fare la spesa per lui è importante quanto stare ai fornelli.
E allora niente di meglio che ritrovare proprio qui il sapore dei piselli freschi, delle fave, dei carciofi, dei cipollotti, degli asparagi. In una parola, della primavera a tavola. Dalla carta, per cominciare, oltre alla parmigiana di alici e al fiore di zucca con mousse di ricotta – praticamente come dire la bibbia-sul-comodino quando si viene alla Masseria – ci sono il crudo cotto di asparagi con l’uovo in camicia, il tiepido di mare con crudità di ortaggi, oppure l’accostamento un po’ ardito ma equilibrato e gustoso del tortello di ananas con mazzancolle e velo di cioccolato fondente.
Il vero benvenuto alla nuova stagione sono però le zuppe. Riuscito alla perfezione l’incontro tra la Francia e Napoli, con la zuppetta di cipolle accompagnata dal fritto della crocchetta di patate e dell’arancino di ricotta con vela di pane croccante. E poi il trionfo di sapori nella zuppa di patate, piselli e carciofi bianchi di Pertosa.
Tutte le paste e i risotti sono coinvolti dall’atmosfera primaverile: gli spaghetti gragnanesi con frutti di mare e crema di piselli, la minestrina con tubettoni, coccio, scorfano e patate, i paccheri con pomodorini, fave e podolico, il risotto con seppie, bretelle di asparagi e lamelle di arancia caramellata.
Tra i secondi di pesce, la rana pescatrice su letto di carciofi e ciliegine di bufala oppure una delicata lasagnetta di zucchine a crudo, crostacei e burrata di Agerola con, piacevole contrasto, filangè di arance caramellate. Se poi dalla spesa del giorno sono venuti fuori degli scampi che hanno convinto Pietro, allora conviene provarli semplicemente al vapore, solo accarezzati da un filo di olio extravergine e una foglia di basilico fresco.
Infine, per completezza, segnaliamo i piatti di carne, sempre presenti in carta, come l’agnello alla vecchia maniera, il filetto al vino rosso o il maiale con zabaione al caffè.
Nel cestino del pane e dei grissini tanti esercizi e divertissements, con diverse farine e farciture: spinaci, pomodori, peperoncini verdi, cipolle.
Irrinunciabile il dessert, sempre in equilibrio tra tecnica e fantasia qui da Rispoli, con la nocciola tonda di Giffoni (prodotto IGP) in tutte le sue possibili declinazioni, dall’ottimo gelato al morbido ripieno del tortino con i frutti di bosco. E ancora, tiramisu’ alle fragoline di bosco, tortino al cioccolato in due consistenze con purea di frutta di stagione e gelato, e, in chiusura, la piccola pasticceria, vero e proprio omaggio alla tradizione partenopea.
Un discorso a parte merita la cantina, con centinaia e centinaia di etichette, ognuna con un una propria storia di scoperte, ricerca, curiosità. Grandi classici e chicche fuori mercato per una carta che non lascia scoperto nessun abbinamento con il cibo e che invita anche alla degustazione assoluta, magari davanti al bel camino in pietra della sala d’ingresso.
Insomma, al prossimo che sentirete dire le-stagioni-non-sono-più-quelle-di-una-volta speditelo qui. Buona primavera a tutti.
La precedente scheda di Pietro Rispoli Masseria della Nocciola
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