Salina, ristorante dell’Hotel Signum

Signum, insegna

di Maurizio Cortese

Entusiasmo, il tutto si potrebbe racchiudere in un’unica parola.

Si percepisce chiaramente nelle persone che lavorano al ristorante dell’hotel Signum, una trentina di camere quasi tutte di categoria superiore in un artico borgo di campagna nell’isola di Salina, delle Eolie la seconda per estensione dopo Lipari.

L’hotel, di proprietà della famiglia Caruso, di Luca al ponte di comando e della chef Martina in cucina, è affiliato ad alcuni partners esclusivi internazionali, come la Condé Nast Johansens e la Hip Hotels, mentre a livello locale è associato a Le Soste di Ulisse, presidente lo chef Ciccio Sultano, che seleziona gli hotel e i ristoranti siciliani più esclusivi.

Entusiasmo e professionalità sono doti ben evidenti, sia nel personale di sala che di cucina, che hanno portato all’importante raggiungimento della prima stella Michelin nell’ultima edizione, la 2016.

Non si può, allora, non partire dai più importanti interpreti di questo piccolo “miracolo” siciliano.

Martina Caruso, la giovane cuoca, che ha saputo prendere il meglio dalle sue esperienze, a Roma dal Pipero al Rex e da Antonello Colonna e a Vico Equense alla Torre del Saracino di Gennaro Esposito.

Non si può non parlare del maitre, di Sergio Zecchini, una grande conoscenza delle materie prime
e una passione smodata per gli oli siciliani, che infatti accompagneranno, al pari dei vini, il nostro
pranzo.
In sala con Sergio Zecchini anche Federica Di Maio, una presenza molto discreta e riservata la sua,
ma perfettamente integrata nel collaudato meccanismo fra sala e cucina.
Non si può non parlare del sommelier, di Francesco Previtera, anche lui con alcune esperienze
romane alle spalle, da Settembrini e Baccano, e autore al Signum di una carta dei vini di quelle che
è un piacere solo a leggerla. Quasi mille etichette, molta Sicilia giustamente, ma altrettanta
attenzione alle regioni italiane più importanti, Campania, Piemonte e Toscana.
“Ciliegina sulla torta” un centinaio di champagne, da quelli più rinomati ad altri che lasciano
intendere una profonda conoscenza della materia.

 

Molto razionale il menu, ovviamente più orientato sul “mare”, che prevede otto antipasti, tutti a
ventiquattro euro, nove primi piatti a venticinque e otto secondi fra i ventotto e i trenta.
Possibilità anche di tre menu degustazione, tre “Percorsi Gourmet”: “Il Sigillo”, nove portate a
centoventi euro, duecento con i vini in abbinamento, “Tradizione e Innovazione”, sette portate a
novanta euro, centocinquanta con i vini abbinati, e “Scoprendo la Carta”, cinque portate a settanta
euro, anche in questo caso con possibilità di vini abbinati, a centoventi.

E ora spazio ai piatti:

 

 

Qui, la degustazione degli olii:

 

Ristorante dell’hotel Signum
Aperto tutti i giorni a pranzo e cena da aprile a ottobre
Via Scalo, 15 – 98050 Salina (ME)
Tel. 090 9844222


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