Un bel posto a Salerno che avevamo avuto il piacere di segnalare, ormai due anni fa, dopo il ritorno in città della pizza di Cosimo Mogavero, e l’apertura a inizio d’anno del 13 di Raffaele Vitale. Sempre a pochi metri da casa, ovvio :-)
Ad oggi davvero una bella conferma: mano sempre sicura dello chef e sala (piccola, circa 25 coperti: sempre bene prenotare!) che gira alla perfezione.
In pieno centro, in un vicoletto di botteghe storiche che porta a Piazza Portanova, alla fine del 2012 ha aperto l’Osteria del Taglio, ambiente arredato molto semplicemente, con i colori del bianco e del verde chiaro brillante e la cucina a vista. Ai fornelli Mimmo Vicinanza, primo chef del Papavero di Eboli, in sala Ciccio Costantino, vecchia conoscenza della ristorazione in città.
Una bella amicizia, due consolidate esperienze alle spalle e l’idea di metter su un locale semplice, giovane e senza pretese. Con una cucina immediata, senza filtri e senza orpelli che parla il linguaggio dei piatti della tradizione anche se notevolmente alleggeriti, quasi “rinfrescati”.
Di conseguenza il servizio è informale, ma cordiale e partecipato. La proposta è molto semplice, essenziale ma sempre con qualche piacevole guizzo. E così, accanto ai piatti della tradizione – molti dei quali stagionali – come la lasagna a Carnevale, la minestra maritata nei mesi freddi, a pranzo come a cena trovate sempre anche i grandi classici della cucina partenopea, come le candele al ragù o alla genovese.
Antipasti sfiziosi, come la zuppa di orzo con crostini di pane al timo oppure squisiti cannoli di pane con dentro triglia scottata su passatina di ceci e misticanza. In abbinamento una piccola carta dei vini, ben pensata, prevalentemente regionale e qualche buona bollicina.
Proposte molto centrate, con piatti e prodotti immediatamente riconoscibili e tanti spunti stagionali. Si può cominciare con una zuppetta di broccoli e crema di canocchie (pannocchie) servita in barattolo di vetro, con l’amaro della verdura solo leggermente stemperato dal dolce dei crostacei; oppure con una piccola tartare di tonno ricoperta da una panatura croccante e speziata (da qui il richiamo al famoso cioccolatino della Ferrero) che ben si accompagna alla gustosa salsa di cipolle rosse, per nulla stucchevole.
Classici e ben eseguiti i primi piatti, come la lasagna nella versione di Mimmo, oppure i tradizionali spaghetti alle vongole o, ancora, paccheri agli sconcigli e pomodorini freschi.
Un pesce povero, ma che se ben trattato sa riservare sempre piacevoli sorprese al gusto è la razza, o raja come la chiamano in zona. Qui in versione millefoglia, nel senso che tra due strati di pesce profumati al limone trovate una verdura croccante (spinaci, nel nostro caso) accompagnata da un piccolo tortino di patate al forno, anche questo rinfrescato dagli agrumi. Un piatto delicato ma di carattere.
Per chiudere, un mini babà alla crema perfettamente lievitato e pochissimo zuccherato, di grande leggerezza. Ma, soprattutto, dei dessert che rispettano il dettame più moderno del ‘dolce non dolce’, con una divertente millefoglie di spaghetti farcita con ricotta e cioccolato e un carciofo alla vaniglia e mela annurca su crema inglese alla liquirizia. Davvero un bell’equilibrio di tecnica e fantasia.
Insomma, un altro posticino da segnare, in una città che solo fino a qualche anno fa era stata davvero avara di buoni indirizzi.
Osteria del Taglio
Vicolo Ruggi D’Aragona, 10-12 (Piazza Portanova)
Aperto a pranzo e a cena
www.osteriadeltaglio.it
Chiuso: domenica sera e martedi
Tel. 089 924 3333
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