di Annatina Franzese
Il Salento per me non è una subregione della Puglia, ma uno stato d’animo.
In qualunque stagione dell’anno io percorra le sue strade e qualunque sia lo stato d’animo che mi pervade, se dovessi colorarla sceglierei sempre e solo gli stessi tre colori: azzurro, verde e bianco.
Bianco, come il candore della sua pietra in grado di riflettere il sole anche sotto un cielo coperto.
Azzurro, come il colore del mar Ionio e del mare Adriatico quando si incontrano a largo della Marina di Leuca.
Verde, come il colore dei suoi uliveti che ti accoglie quando varchi i confini territoriali infondendoti speranza; la stessa speranza che muove le mani ed i pensieri di chi ancora crede nella terra, lavorando ogni giorno per raccoglierne i suoi frutti.
Pochi giorni fa è stato siglato a Lecce il “Patto con la terra”, protocollo d’intesa tra l’azienda Pralina, nota per la produzione di zuppe e vellutate e 5 contadini salentini. Il Patto con la terra nasce dalla condivisione di valori e principi etici comuni ed impegna bilateralmente le parti. Pralina, attiva sul territorio di Melpignano sin dal 1995 ed esportatrice in ben 23 paesi del mondo, si impegna sin dalla sottoscrizione del patto, ad acquistare prodotti solo dai contadini selezionati e questi ultimi, si attivano per mantenere fede nella loro produzione ai fondamenti della agricoltura organica e sostenibile.
La finalità di questo accordo, così come commentato durante la conferenza stampa di presentazione da Valentina Avvantaggiato, responsabile marketing di Pralina, è duplice: da un lato, visto il coinvolgimento di cinque contadini, esso si presente come è un patto d’amore con il territorio, dall’altro, vista l’esperienza radicata di Pralina, si configura come un patto di trasparenza con il consumatore.
Dopo aver attenzionato a lungo le realtà rurali territoriali compiendo analisi periodiche ed a campione sulla salubrità dei terreni e delle produzioni, il team aziendale ha sposato per affinità di pensiero: l’azienda Agricola Marco Garrapa (produttori di ceci e grano saragolla), l’ Azienda agricola Ottavio D’Alba Otranto (produttori di piselli secchi), Casa delle agricolture soc. agricola cooperativa di Castiglione d’Otranto (produttori di lenticchie e farro dicocco), l’Azienda agricola Carlo Martella (produttori di ceci neri) e Terre d’Altamura (produttore di piselli verdi secchi, cicerchia e fave spezzate).
Il prodotto pilota di questo rivoluzionario progetto dell’agrifood sono le Biodiverse, una nuova linea di zuppe monoporzione che rimanda interamente ai sapori ed alle ricette della tradizione.
A consolidare il legame di fiducia tra chi produce e chi consuma, la tecnologia Blockchain, per la prima volta in Italia applicata a un prodotto composito e costituito da diverse materie prime. La Blockchain è una sorta di registro pubblico, decentralizzato e condiviso, all’interno del quale è possibile memorizzare informazioni in maniera immutabile ed indelebile.
Come spiegato da Davide Costa, fondatore della start up Foodchain che opera sulla tecnologia blockchain sin dal 2012, questo tipo di strumento è atto a garantire la trasparenza sul mercato al fine di prevenire la contraffazione e tutelare il made in Italy, identificando e valorizzando il lavoro di ogni operatore.
Con uno speciale Qr-code presente sulle confezioni delle zuppe, la normale etichetta diventa “intelligente” e con la semplice scansione mediante smartphone e lettore l’intera filiera diviene accessibile al consumatore.
Il prodotto dunque, non solo diventa visivamente identificabile, ma viene raccontato partendo dall’origine; dalla provenienza della materia prima alla trasformazione della stessa.
Le biodiverse, per ora acquistabili solo sul sito dell’azienda, su Amazon Prime Now e su piattaforme online, sono pensate per un’utenza giovane e dinamica che pur vincolata a ritmi quotidiani serrati e veloci, non rinuncia alla qualità ed al gusto.
La volontà di Pralina, che vanta una consolidata esperienza su piazza internazionale, è quella di soddisfare l’esigenza di un mercato metropolitano, tenendo fede al fine ultimo del Patto della terra ossia mantenere in vita e diffondere la tradizione rurale per non dimenticare chi siamo e da dove veniamo.
Pralina – Zona Industriale
73020 – Melpignano (Le)
www.pralinasrl.it
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