Pizza e maccarun
Sala Consilina
Strada Statale 19, 53
Tel 339 250 882
www.pizzaemaccarun.it
Sempre aperto
Ricordate Francesca Gerbasio, prima e sinora unica donna a vincere il premio pizzaiolo emerente di Luigi Cremona? L’avevamo lasciata alla Pietra Azzurra a Caselle in Pittari, in piccolo paese ai confini con la Basilicata lungo la strada che collega Padula a Sapri. Bene, adesso ha una pizzeria che ha aperto in società con il suo ex datore di lavoroa Sala Consilina ed è molto più facile da raggiungere.
Basta infatti uscire a Sala Consilina quando siete sulla Salerno Reggio e seguire la statale per qualche chilometro senza attraversare il Paese. La trovate a Fonte, quasi ai confini con il comune di Padula, non lontano dall‘agriturismo La Fonte. Tutto questo per dirvi, cari pellegrini che salite e scendete da e per la Calabria, che avete un posto dove rifocillarsi provando una buona pizza napoletana.
Francesca è di Padula. Giovanissima, ha lavorato in sala per sette anni, poi ha fatto il corso di pizzaiolo e si è subito affermata per la sua sensibilità sull’impasto che mantiene nella media, mai oltre il 60 per cento, con una giusta lievitazione. La sua pizza è assolutamente napoletana, una vera novità da queste parti visto che siamo a oltre 150 chilometri dal capoluogo, lavorata con buona materia prima (la farina è 5 Stagioni) per i condimenti.
La prova numero uno è sempre la marinara, che equivale all’esame di diritto privato per uno studente di Giurisprudenza. Pomodoro di grande qualità, aglio dolce, si scioglie in bocca.
Seconda verifica la margherità, che non ha nulla da invidiare a quella dei mostri sacri. Da queste parti i latticini son odi altissima qualità.
Poi passiamo all’idea di pizza di Francesca e vediamo che ha l’istinto per gli abbinamenti. La pizza con baccalà, cruschi e cacioricotta cilentano è delicata ed equilibrata.
Quella al pistacchio è stata poi la nostra preferita, un piccolo capolavoro di equilibrio e di sapori ben centrati.
La classica salciccia e broccoli vanta grande qualità della materia prima ma chi è abituato all’amarognolo del friariello napoletano coltivato su suolo vulcanico può trovarla un po’ dolce.
Siamo ai confini con la Basilicata è a dieci chilometri, la Calabria a poco più di trenta: immancabile la cultura del peperoncino e dei peperoni cruischi a tavola a prescindere. Godo come un riccio.
Non manca il cucinato, del resto Pizza e Maccarun oltre che un nome è anche un programma. Siamo all’interno e qui le paste sono soprattutto fresche, fatte a mano e molto buone.
Infine torniamo alla pizza: chiudiamo infatti con una pizza all’arancio spettacolare che potrebbe fare a meno della cioccolata dentro il cornicione tanto è fresca e buona.
Il servizio è accogliente e rapido, il locale ampio e spazioso con cucina oltre che con forno a vista.
Spenderte mai più di 15 euro tutto compreso, ma con pizza e birra anche meno.
Ecco, pellegrini, ora sapete dove fermare la vostra auto. Tra l’altro senza problemi di parcheggio:-)
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