di Ugo Marchionne
Sushi, Cocktail & Jazz, è questo il format innovativo ed il concept di base di Sake a Pozzuoli. Un ristorante giapponese decisamente giovane, che punta su una qualità accessibile, una materia prima locale (siamo a Pozzuoli) ed un abbinamento particolare tra la gastronomia giapponese e la mixology, l’arte di fare i cocktails. In molti ci hanno provato questo è da chiarirlo preventivamente, ma Sake sembra aver fatto girare questo concept a dovere creando una vera e propria aspettativa nella clientela per quanto riguarda le novità in fatto di bartendency. A coronare la concretezza della materia prima locale preparata alla luce delle tradizioni del sol levante c’è la buona musica che da Sake non manca mai e che dona quel pizzico di appeal e di godibilità in più all’esperienza complessiva.
La sala interna è decorata in modo non dissimile da moltissimi altri ristoranti giapponesi. Il decoro è quello tradizionale fatto di grafiche ed ideogrammi. Oramai sta diventando un clichè. Senza nulla togliere però al Sake che si distingue per un’atmosfera soffusa, una bella luce con quel tocco un po’ hipster da bar neyworkese con bottigliere e bancone a vista.
Il sushi counter è luminoso e ben fornito, il colore vivido della materia prima si riesce a distinguere bene. L’idea della proprietà di portare il sushi a Pozzuoli deriva da esperienze di viaggio e sensazioni del passato, ovviamente una tradizione riadattata con fedeltà, compatibilmente con i gusti della clientela napoletana. Semplicità della composizione, rispetto della materia prima locale e drink dal sapore orientale sono la cifra del progetto del Sake che si colloca degnamente nella fascia media dei ristoranti giapponesi, ma ha tutte le carte in regola a mio avviso per poter fare il salto di categoria.
Cominciamo con una nota super positiva. La Tartare. Questa pietanza da Sake è servita in modo contemporaneo ed innovativo. Al fine di far brillare la materia prima, essa viene servita in doppia variante. Nella prima versione la materia viene lasciata quasi in purezza, soltanto intervallata dalle altre componenti, il tonno in questo caso era un akami maguro perfettamente cubettato, fresco e polposo. Notevole in purezza. La seconda versione invece ha visto scendere in campo il contributo di una chips di riso, di una mayo homemade e di una generosa dose di avocado. Ai limiti dell’eccessiva rotondità, il gioco estetico e gastronomico sulla tartare però risultava molto divertente al palato. Freschezza & crunch. Vittoria facile.
Presentata benissimo scenicamente e soddisfacente dal punto di vista gustativo la selezione Moriawase. Al contrario dell’Omakase, questa è una contaminazione della selezione di sushi, che prevede anche l’inserimento di sashimi e rolls. Una cornucopia di sapori giapponesi tra i quali hanno decisamente brillato il California Roll davvero ben fatto e l’intrigante nigiri di calamaro e riccio di mare.
Le combinazioni dei rolls sono oramai generalmente divenute canoniche, al limite del noioso, anche se l’abbinamento con i cocktails gli dona una dimensione elegantemente trendy. Genuinamente peculiare il roll con gambero in tempura e tartare di tonno all’olio di sesamo tostato. Decisamente da provare. Gli ensamble dei rolls sono ben studiati e ben equilibrati. Inoltre il prezzo è veramente contenuto, mediamente tra gli 8 e i 13 euro. Una sfida mantenere la qualità? Forse ma le sfide sono fatte per essere vinte e la prova assaggio sicuramente conferma le più rosee aspettative. Gli Harumaki speciali come il Wagyu Beef Roll e il Sicilia Roll valgono il prezzo del biglietto.
Ben eseguiti i Gyoza. Ravioli della giusta consistenza, involucro cotto al punto giusto e ripieno saporito. Un ottimo modo per iniziare o perchè no, per concludere una divertente degustazione.
Al Sake si cerca di non alterare e rispettare la cultura giapponese, vitare l’eccessiva lavorazione ed alterazione dei prodotti per far sentire gli equilibri dei sapori. L’attenzione al dettaglio e l’esperienza si fanno col tempo, ma già siamo a buon punto. Una realtà nata da poco ma destinata a diventare un riferimento di nicchia soprattutto a Pozzuoli. Crescere con queste basi è un imperativo categorico possibile. A maggior ragione data la grande attrattiva della proposta e la bontà dei cocktail che sono innegabilmente ben miscelati dal bartender Fabrizio Barbieri. Poi… se visitate il Sake in una piacevole serata Jazz è tutta un’altra musica.
Sake Sushi Bar
Via Domitiana 80
80078 Pozzuoli, Napoli
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