di Marina Betto
Degustare un vino insieme ad un piatto in abbinamento è un’esperienza gustativa. Si dice che l’abbinamento tra cibo e vino in realtà non esista e che infondo tutto sta bene con tutto o meglio si beve ciò che piace e la storia degli abbinamenti è una cretinata. A chi dare ragione? Siete tra quelli che seguite il cuore o forse dovrei dire la gola e bevete solo ciò che più trovate gradevole con qualsiasi cibo state mangiando fregandovene degli abbinamenti o siete dei maniaci del controllo delle successioni a tavola, sottolineando che si deve procedere per gradazione alcolica, i bianchi prima dei rossi, prima la leggerezza, poi la il corpo e via dicendo? Come in tutte le cose la verità sta nel mezzo e bisogna sempre apprezzare lo sforzo, il valore aggiunto che dà alla degustazione un piatto creato e pensato per essere accompagnato ad un determinato vino. Roma è splendida in primavera, ricca di angoli e vedute che anche nel caos cittadino si fanno ammirare; nel quartiere Parioli al ristorante il Ceppo Valentino Valentini dell’azienda Bocale di Montefalco ha predisposto un pranzo per la stampa. L’ambiente è classico ma rilassato; bei quadri alle pareti ritraggono uomini e donne di altri tempi, dalla veranda entra una luce diffusa e naturale, la conversazione ai tavoli è soffusa sebbene sia affollata da tanti uomini d’affari in pausa pranzo( riconosco lo scrittore Federico Moccia), i tavoli candidi e l’apparecchiatura di porcellana e cristallo contribuiscono a creare un’atmosfera calda ed elegante, come si fosse ospiti in una casa privata.
Con millefoglie di fiori di zucca e sorbetto di peperoni viene degustato il Trebbiano Spoletino Bocale 13,5% vol. ricco di acidità questo vitigno tardivo è dotato di una certa aromaticità che ricorda quasi quella del sauvignon. Capace con la sua freschezza e mineralità di sgrassare il palato della leggerissima patina di unto dei fiori di zucca e aiutato a sprigionare la sua carica aromatica dal sorbetto di peperone.
Il Montefalco Rosso 2013 (blend di Sangiovese e piccole percentuali di Sagrantino e Merlot) è presentato con una lasagna aperta alla marchigiana, con diversi ragù come si condiscono i vincisgrassi. Piatto ricco e saporito che viene facilmente sostenuto da questo vino strutturato ma capace di lasciare una grande scia di freschezza in bocca che favorisce la beva.
Il Sagrantino 2012 ha profumo di fiori e note verdi di felce e terra umida, erbe odorose e note dolci biscottate; giustamente tannico e astringente è una versione fresca e moderna di questa tipologia di vino che viene esaltato più di ogni altro vino nelle sue qualità con l’abbinamento ad un piatto. Le animelle con quenelle di patate sono state in grado di equilibrare l’ astringenza del Sagrantino con una deliziosa dolcezza e delicata aromaticità.
“Dulcis in fundo” il dessert di cioccolato e sorbetto di pera è stato gustato con il Montefalco Sagrantino Passito 2016 dai profumi mentolati e che richiamano lungamente le radici di china.
I vini di Bocale sono naturali e fatti in modo artigianale usando solo lieviti autoctoni, senza usare microfiltrazioni né stabilizzazione termica e attraverso un impianto fotovoltaico l’energia utilizzata per il processo produttivo diviene rinnovabile. Concetti moderni di produzione sono quindi in simbiosi con la tradizione per questi vini che vogliono essere espressione autentica di un territorio e di un vitigno.
Az Agricola Bocale di Valentini
via Fratta Alzatura 06036 Montefalco( Perugia)Umbria-Italia
e-mail: info@bocale.it
Ristorante Il Ceppo via Panama 2, Roma
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