Corso Garibaldi, 13
Tel. 0973.661251
Sempre aperto, chiuso domenica sera e lunedì
Siamo nel cuore dei sapori forti del Parco del Pollino, una cucina terragna che fa concessioni al mare, leggi insalata di polipi con le patate o anche spaghetti con le vongole, soprattutto per il pubblico
locale secondo una regola molto in voga in passato per la quale fuori si mangia quello che non si cucina a casa. La mancata linearità della proposta può dunque indispettire concettualmente ma non deve allarmare perché i piatti base del territorio, parlo dell’agnello al forno con le patate e il baccalà con i cruschi della non lontana Senise, vengono eseguiti a regola d’arte, come pure alcuni primi come i miskiti, ossia pasta fresca con grani diversi, all’ortolana, un piatto primaverile che alleggerisce la tradizione che invece li propone con in modo meno asciutto, quasi in brodo. Ci è particolarmente piaciuto anche il
tortino di patate, formaggio e ‘nduja ben calibrata e non sovrastante in cui si esalta, davvero, la qualità della materia prima, altrimenti, come antipasti, potete anche rivolgervi ai salumi e ai formaggi, cosa
che vi sconsiglio perché i piatti sono in porzione da trattoria. Evviva. La zuppa di fagioli di Rotonda con un po’ di polvere di crusco è un piccolo capolavoro di esecuzione, mentre la carne, capicollo di maiale al forno, ma anche il vitello, merita sicuramente attenzione e un viaggio successivo perché da queste parti non si scherza con la qualità della materia prima. Siamo, insomma, in una delle basiliche del gusto lucano, un contraltare alla Villa o Novecento di Melfi per capirci, con tanta cordialità ed esperienza nel servizio, una discreta carta dei vini fra cui troneggia l’appagante sequenza dell’Aglianico del Vulture che continua a stupirci per la qualtà ma anche per i prezzi davvero un po’ d’antan per come sono saliti. Ma ci si può districare puntando sui base che in questo posto sono i più efficaci perché per contrastare una cucina così strutturata è necessaria non poca freschezza. Chiusura con un bel canestrato di Moliterno oppure con i dolci della casa. Lo stile dei piatti è pulito, i sapori ben delineati, non ci sono giochi o velleità di stupire, ma solo di confermare le attese del palato con dei marker ben noti a chi ha una certa età, piacevoli sorprese per i più giovani sicuramente non abituati a questo carattere del cibo a tavola. Per venire qui dovete avere due motivazioni di fondo, fare una bella vacanza nel Pollino, una Italia low cost straordinaria e sconosciuta, oppure essere di passaggio da e per le Calabria. In ogni caso una piacevole conferma di un posto che ha segnato ormai da tempo la qualità gastronomica lucana.
Come arrivare
Sulla Salerno-Reggio uscira a Mormanno e seguire le indicazioni per Rotonda. In paese parcheggiate nei dintorni della piazza centrale.
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