di Fabiola Quaranta
All’Università Bocconi di Milano durante il corso di laurea magistrale in Marketing Management, gli studenti hanno potuto assistere ad una lezione molto particolare.Alla cattedra infatti c’è stato Franco Manna, Presidente di Sebeto, all’interno del corso in “Channel Marketing” curato dal professor Sandro Castaldo e dalla professoressa Karin Zaghi, per illustrare “L’evoluzione del messaggio di Rossopomodoro”, ovvero per raccontare il successo della pizzeria napoletana per antonomasia ormai nel mondo, presente da 19 anni su un mercato diventato sempre più competitivo.
La capacità di evolversi e adattarsi alla domanda del mercato nelle diverse fasi è stata la chiave del successo; in una fase di avvio, quindi nel 1998, l’attenzione di Rossopomodoro si pone sulla materia prima, sugli ingredienti, in un momento storico in cui nessuna pizzeria lo faceva. Successivamente cambia il messaggio e Rossopomodoro si fa ambasciatore di napoletanità nel mondo: è l’uomo Rossopomodoro a fare la differenza, con il suo bagaglio di artigianalità, Napoli c’è laddove la rappresenta un artigiano veramente napoletano. Cambiano i tempi e cambia il messaggio di Rossopomodoro; si instaura un rapporto di apertura e condivisione con il cliente, che non è solo social, ma di partecipazione a manifestazioni ed eventi con le scuole di cucina e di pizza che permettono ai clienti di diventare chef e pizzaioli e di condividere le conoscenze e, soprattutto, di riprodurre le ricette a casa propria: il cliente sa cosa mangia perché lo vede e si fida.
La quarta fase guarda al futuro, Rossopomodoro insiste sul valore dell’artigianalità espresso anche dal sostegno della campagna per l’iscrizione dell’arte dei pizzaioli a Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco. Il legame tra la qualità della vita e la qualità di ciò che mangiamo è il messaggio su cui punta oggi Rossopomodoro. Il valore fondante della società non differisce dal punto di partenza, lo declina solo in base allo scorrere del tempo in un dinamismo culturale che premia l’artigianalità e il valore umano dei pizzaioli e ne fa la filosofia di un’azienda ormai internazionale.
Per la prima volta a testimoniarne l’importanza la presenza di un pizzaiolo di punta di Rossopomodoro, Vincenzo Capuano, solo ventottenne ma già una punta di diamante. Partito dal nulla oggi riesce a realizzare il sogno di partecipare ad una lezione universitaria in un tempio di cultura quale la Bocconi, per raccontare attraverso una dimostrazione pratica, l’arte della pizza napoletana che è cultura e storia e per lui una missione di vita. E’ incredulo e felice, resta fedele alle sue origini, all’umiltà e al desiderio di diffondere la cultura della pizza nel mondo. “Dedicato ai miei professori e alle persone che utilizzano il termine ” pizzaiolo ” come una figura minore , o di secondo piano … la Pizza è una cultura profonda , che identifica Napoli nel mondo.. per me una ragione di vita…”.
Dai un'occhiata anche a:
- Festa di Sua Maestà il Porco all’Agriturismo I Moresani
- Vino e mercati, la percezione del Sud al Paestum Wine Fest
- Vincono la tappa barese de La Città della Pizza: Francesco Pellegrino di Levante eat pizza – Altamura (BA) e Giuseppe Piscitelli di Super Santos Pizza – Trani (BT)
- Montella e Roccamonfina e il loro frutto identitario: la castagna IGP
- Calabryando: le storie belle di Calabria
- Buonissimi 2024: raccolti 246.760 euro. Record assoluto in Campania
- Cuciniamo (Al) Bene con gli istituti alberghieri e Libera contro le mafie
- La Pizzeria Carmnella di Napoli diventa Centenaria