Rossopomodoro a Salerno
P.za della Libertà, 65
Tel. 329 203 8050
Sempre aperta
Le loro vite si sono continuamente intrecciate con il lavoro per la Sebeto, la socità che controlla il marchio Rossopomodoro e per il momento si sono fermate nel sottopiazza del Crescent, un nuovo front mare salernitano destinato in brevissimo tempo a riempirsi di locali e localini.
Ilaria Bove è tornata nella sua città dove aver vissuto al Nord, lavorato a Londra e a Barcellona per oltre quindici anni. Lui, napoltano di piazza Mazziniha iniziato nella storica sede di Corso Vittorio Emanuele a Roma per poi lavorare a Londra e a Milano prima di venire qui, vicino alla figlia avuta durante il suo periodo lavorativo in città.
L’esperieza internazionale, il piglio, lo stile di Rossopomodoro, si vede tutto: superate indicibili difficotà burocratiche (i cervelloni del Comune, tanto per dirne una non avevano previsto un carico e scarico merci per i i locali aperti qui), alla fine l’apetura è avvenuta e noi siamo vnuti a provare la pizza accarezzati dalla prima brezza marina estiva, il dolce maestrale che spira da Nord Ovest e rende meno afosi i pomeriggi in città.
In poche parole, abbiamo trovate perfette, asciutte e pulite le fritture, ottima la pizza (in particolare la margherta e il ripieno, di puro stile napoletano), buoni i primi.
La pizzeria Rossopomodoro ha un’anima popolare: poche birre e pochi vini, tutti campani, qualche bibita.
Menu di pizze ma anche di primi italiani che attirano i turisti come la cabronara, lo scarpariello, gli spaghetti al pomodoro semplici). Buoni i dolci.
Il servizio è quello standard a cui siamo abituati nelle pizzerie napoletane e a Rossopomodoro. Il bonus è mangiare queste pizze letteralmente affacciati sul mare la qualcosa, in una regione con 400 chilometri di costa, non è assolutamente scontata.
L’apertura rientra in un momento di grande fervore della città di Salerno dove ormai sono numerose le buone pizzerie (questa vi entra di rigore), trattorie e ristoranti. Una vera rinascita dovuta alla passione di imprenditori lungimiranti che non si adeguano al cibo spazzatura, pure ancora presente.
Ultima nota: il lovale interno è bellissimo, con impastratice, olte che forno, a vista. Sobrio ed elegante.
Dai un'occhiata anche a:
- A Capri da Concettina ai Tre Santi la pizza di Ciro Oliva tra storia, gourmet e “sott e’ ngopp”
- Napoli. Acunzo al Vomero con Gabriele Sorice compie 60 anni
- Franco Pepe 12 anni dopo: la mia visita da Pepe in Grani a Caiazzo
- Da Sapureat a Frattamaggiore tra frittatine XXL e ruota di carro… “solo se ti rende felice”
- Guida alle migliori pizzerie di Salerno: gli indirizzi da non perdere nel secondo capoluogo campano
- Dry Milano Solferino: la pizzeria e il cocktail bar infiammano Milano
- I vini naturali in pizzeria: Starita apre la strada per primo
- Ritornare alla pizzeria Corallo di Baronissi