di Teresa Mincione
Un rosso di Valtellina delle Cantine Balgeri di ben quindici anni. Era il lontano 1999. Curiosa di un’annata retrò e di come dopo qualche luna, il tempo avesse accompagnato questo rosso valtellinese, mi son decisa ad aprire la “porta inviolabile” della mia bottiglia.
La sua provenienza rimanda a Chiuro e a Paolo Balgera, enologo e proprietario dell’azienda.
La composizione è prevalentemente Nebbiolo, con una piccolissima percentuale di varietà tradizionali (Pignola e Rossola Valtellinese). La vigna di derivazione vanta i 300m ed i 700m slm. Terreno calcareo e ricco di ciottoli. Una storia lunga oltre cento anni accompagna i calici della Cantina Balgera.
Cavatappi alla mano, et voila, tappo perfetto e di buon profumo. Nel calice: colore rosso rubino scarico definito da un’unghia tendente all’aranciato.
Nonostante gli anni all’attivo, reagisce bene. Qualche minuto di respiro è concesso, anzi dovuto! All’olfatto delicati sentori di fragola matura e fiori rossi. Nel lento roteare non tardano nuance più intense e scure che parlano di frutti di bosco e terra bagnata. Le spezie a contatto con il tempo sono diventate dolci perdendo la scattante pungenza. Ancora qualche refolo nascosto stuzzica l’olfatto con echi di cacao e tabacco secco. In bocca coinvolge la frutta rossa. Ciliegie sotto spirito. Le spezie giocano a rincorrersi. Delicatamente sapido e dai tannini cortesi limati dal tempo. Bella performance in freschezza che rende piacevole un sorso successivo. Elegante e fine. Provo un secondo approccio. Cambierà? A dirla tecnicamente, evolverà? Ormai è da più di una manciata di minuti che si crogiola nel bicchiere. Al naso non concede grandi mutamenti, ma al gusto qualcosa si è aggiunto. Le note affumicate, torbate e nere si sono accentuate donando una leggera gustosità prima latente e delicata. Questione di tempi, direi. Necessità di scovare il momento migliore, concedendo al calice gli intervalli giusti. Anche il vino, chiede le sue “pause di riflessione” fino a dettare lui i tempi. Questa bottiglia ha dormito quindici anni e a mio avviso avrebbe retto ancora qualche tempo. Curiosità è donna e la mia ha vinto su qualche altro scampolo di tempo in cantina. Ben fatto!
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