di Marina Alaimo
Il mitico Rosolio siciliano
Maggio è il mese delle rose e quindi anche del Ciuri ri Rosa, tradizionale rosolio, dal latino ros solis ( rugiada del sole ), di antiche origini siciliane, nasce tra il 600 ed il 700, quando si diffonde nelle case l’uso dello zucchero. Era indirizzato soprattutto al pubblico femminile per la delicatezza dei profumi e per il tenore alcoolico non altissimo, 25% vol. Veniva utilizzato durante le feste importanti della famiglia, è stato fino alla fine degli anni 50 il simbolo beneaugurante dei matrimoni, quelli che tradizionalmente si celebravano in casa, veniva offerto agli ospiti che si recavano dalla zita per consegnarle il regalo di nozze, messo subito in bella mostra insieme a tutti gli altri ed al corredo.
Con il boom economico degli anni ’60 è caduto in disuso, molte donne hanno smesso di produrlo in casa e tante coppie ormai non celebrano più le nozze tra le mura domestiche, ma fortunatamente oggi è di tendenza andare a riscoprire usanze e prodotti del passato, per cui diverse aziende lo ripropongono.
Sono molto sensibile alle stimolazioni olfattive, e forse non a caso ho scelto di essere una sommelier, gli odori, se piacevoli, mi evocano ricordi e stati d’animo, la raffinatezza e la delicatezza dei profumi di questo rosolio mi hanno messa in uno stato di estremo piacere e mi hanno riportato alla mente la bellissima scena iniziale del film Il Gattopardo, tratto dal libro di Tomasi di Lampedusa, quella della tenda di sfilato siciliano mossa dal vento, magistralmente interpretata da Luchino Visconti, simbolo della Sicilia dei tempi del rosolio alla rosa. E’ senza dubbio espressione della cultura raffinata dei siciliani, spesso dai toni forti e decisi, legati alla grande passionalità di questo popolo, ma a volte estremamente delicata ed elegante, come nel caso di questo rosolio.
E’ stato proposto in abbinamento ad una cassata siciliana in versione molto soft, durante la kermesse Cooking X Wine a Napoli dalla produttrice Angela Galia,la quale è dotata di un temperamento esuberante e passionale, in totale contrapposizione al Ciùri ri Rosa, ma più in sintonia con il suo ottimo marsala, l’azienda infatti ha sede a Trapani, zona storicamente legata alla produzione di questo vino liquoroso, propone in oltre il Ciùri ri Gelsominu e Ciùri ri Limiuni . Qui si coltivano i tradizionali vitigni del territorio,grillo. inzolia, catarratto, nerello cappuccio, nerello mascalese e nero d’avola, con i quali l’azienda produce ottimi vini.
Da accompagnare ad una mousse ai petali di rosa e lamponi. Servire a 8°-10°.
Vero VIni di Angela Galia.
Via Ugo Foscolo 65. Paceco (Tp).
Tel. 389.7905957.
www.verovini.it
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