MOTTURA
Uva: negroamaro
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Oggi vi consegno questo rosato ripensato e rilanciato da Barbara Mottura, ultima generazione al lavoro nella storica azienda salentina fondata nel 1927 e che ha sempre legato il proprio nome ai due principali vitigni a bacca rossa pugliesi, il negroamaro e il primitivo. Dal primo viene questa bottiglia dal design nuovo e moderno, un aspetto a cui noi italiani teniamo molto, secondo alcuni troppo, secondo me mai abbastanza. Ma quel che più conta è il ragionamento enologico che inizia con una buona selezione delle uve raccolte all’inizio di settembre, la breve macerazione a contatto con le bucce per un 24 ore, il rosato è da sempre considerato il vino di un giorno, e poi la fermentazione del mosto fiore drenato in acciaio. Il risultato è venuto fuori ieri sera in redazione durante una discussione sulla mozzarella di bufala. Bene, ecco cosa ci andrebbe a pennello! In realtà ha poi accompagnato molto bene una pastiera napoletana classica, cioé poco dolce e ricottosa, in cui alla struttura del piatto ha risposto in maniera egregia quella del negroamaro confermando ancora una volta come dalle grandi uve a bacca rossa da invecchiamento escano fuori semore grandi rosati, cito il gaglioppo e l’aglianico. Mi piace molto l’idea che una azienda così importante e ben distribuita si sia presentata all’inizio di questa stagione commerciale con questo vino: un segno di interesse del mercato in grande espansione e di intelligenza produttiva. Il naso è un po’ deludende, poca intensità anche se c’è persistenza di note fruttate e floreali, in bocca invece è davvero altra musica con l’ingresso iniziale dolce, poi con il ritorno, stavolta amplificato, della frutta e infine la predominanza assoluta della freschezza che fanno di questo vino un bicchiere obbligato d’estate con la cucina di mare e le grandi fritture di alici o di paranza. Va bene, intendiamoci, anche sui piatti di magro di questi giorni di Passione, Morte e Resurrezione. Quella del rosato italiano di cui il Salento è il portabandiera.
Sede a Tuglie, Piazza Mellica, 4. www.motturavini.it Tel.0833.596601. Enologo: Ennio Cagnazzo. Ettari: 150. Bottiglie prodotte: 2.500.000. Vitigni: negroamaro, primitivo, malvasia nera, bombino, verdeca, fiano.
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