di Marina Betto
La produzione di vini rosati è in crescita anche al di fuori degli areali storici noti per questa tipologia di vino come il Garda con i suoi Chiaretto, l’Abruzzo e il Cerasuolo, il bellissimo Salento. Sembra quasi che non si possa più fare a meno di produrre un’etichetta rosè che va a completare la gamma di produzione di tantissime aziende giovani e non , forse perchè il rosato è un vino che piace soprattutto ai consumatori giovani adatto come è ad accompagnare piatti espressi, semplici o esotici dall’aperitivo alla cena. Una caratteristica da non sottovalutare questa della versatilità dell’abbinamento se si vuole catturare il consumatore anche straniero attratto da vini gastronomici.
Il grande enologo francese Michel Rolland, consulente di un centinaio di cantine nel mondo di cui molte italiane vede roseo il futuro del nostro vino consigliando di puntare su etichette che ben si possono adattare alle cucina straniera per esempio americana nostro maggiore mercato estero. Dal colore più tenue rispetto al passato, profumati e ricchi di freschezza i vini rosati sono oggi frutto di tecniche di produzione precise e puntuali, si ottengono da uve diverse a cui si dedicano espressamente delle vigne specifiche e dei cru questo perchè il prodotto deve essere eccellente e non fatto con lo scarto della produzione. Rosati sempre più smart perfetti nella stagione estiva a cominciare dal brunch possono accompagnare le scrambled eggs, i salumi, la frutta fresca come il Rosamati 2019 Fattoria Le Pupille da uve Syrah, un vino che dialoga con la terra nella quale nasce la Toscana ideato da Elisabetta Geppetti, già produttrice dell’anno per il Der Feinschmecker, che con sua figlia Clara porta i profumi e le suggestioni di questa regione in giro per il mondo.
Cercando una bollicina rosé dalla Campania lo Spumante Metodo Classico Rosé Brut Dubl Feudi San Gregorio da uve Aglianico ci aiuta a passare dalla colazione al pranzo magari a bordo piscina accompagnarlo ad una insalata caprese, alle polpette all’hamburger sarà appropriato con i suoi tipici sentori di frutti rossi, brioches ed erbe mediterranee. Il sorso sapido e sottile lo rende perfetto anche con le verdure.
Solante 2019 Rosé DOP di Codice Vino da uve Cerasuolo d’Abruzzo è soave e delicato. Propone al naso ciliegia e fragola, lamponi, seducente lichis, rose e ciclamini insieme a pepe rosa e un grande nitore nel sorso da abbinare ai formaggi freschi, al pesce grigliato ma anche ad un classico della cucina francese la bouillabaisse. Ideato dall’enologo Riccardo Cotarella non è il solo rosato creato recentemente va citato anche Soré 2019 Rosato Lazio IGP da uve Merlot e Aleatico in cui le tre sorelle Dominga Marta ed Enrica Cotarella hanno coinvolto tutta la famiglia. Un vino conviviale con delicate note aromatiche.
Dal Friuli il Pinot Grigio Ramato 2019 di Tenuta Attems si proietta in ambito internazionale dove da maggiore soddisfazione e ottiene grande apprezzamento grazie ai sentori di fiori e mare all’equilibrio gustativo fatto di freschezza, morbidezza e lieve astringenza tannica. Sempre da uve Pinot Grigio si ottiene il Madonna D’Aiuto 2018 di Butussi il cui colore deriva dall’antico metodo di far fermentare e macerare con le bucce il Pinot Grigio vitigno naturalmente colore ramato. I sentori di fiori esotici e d’acacia,un cuore noisette, la bocca vellutata e la lunga persistenza lo fanno ottimo compagno del pesce crudo, dei crostacei e delle carni bianche.
Il Rosé attrae anche la moda e gli stilisti Dolce& Gabbana firmano Rosa il vino di Donnafugata. Da uve Nerello Mascalese coltivate sull’ Etna e Nocera provenienti da Contessa Entellina questo vino, abbigliato e decorato in modo che ricordi la Sicilia, sembra disegnato per presenziare ai party più esclusivi con la sua grazia innata derivante dall’ambiente montano in cui si trovano i vigneti. Da abbinare ad una croccante tempura o al cous cous.
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