QUINTODECIMO
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro franco cantina
Fermentazione e maturazione: acciaio
Oggi voglio parlarvi di un vino che obbliga al viaggio perché se non andate da Laura e Luigi Moio in quel di Mirabella Eclano non lo trovate da nessuna parte: è il rosato di Aglianico con evidente riferimento ai clairet. Mentre il tempo sviluppa la linea commerciale che culminerà con l’uscita del Taurasi posizionando tutte le etichette sulla fascia alta, secondo uno stile di molti chateau, Quintodecimo propone due vini a chi vuole andare via con un ricordo, oppure per stappare qualche bottiglia mentre si chiacchiera dopo aver fatto i canonici assaggi. Uno è il Nerochiaro, un rosso molto buono che ricorda il Taurì di Antonio Caggiano. L’altro, appunto, è il Rosachiaro che è stato, sia detto per inciso, il nostro vinello di Ferragosto vissuto sul sarago benedetto passato un poco al forno e su una frittura di paranza presentata come Dio comanda al Paisà di Agnone. E’ stato questo l’anno della riscoperta del rosato come vero lubrificante dei pasti, vino della convivialità non scontata ma capace di coinvolgere anche chi è estraneo ai discorsi per adepti che qui ci facciamo, ma davvero, vi dico, è la soluzione migliore quando in una combriccola non ci sono solo appassionati di vino. Il motivo è semplice: non c’è dolore peggiore vedere una grande, o anche semplicemente una buona, bottiglia essere trattata allo stesso modo dei romeni in Italia, rimarcarlo evidenzia le distanze e traccia un solco e allora, meglio evitare questi conflitti perché il vero esperto di vino non è solo colui il quale riesce ad abbinare le etichette al cibo o a selezionare un grande bicchiere, ma soprattutto quello che lo coniuga alla compagnia. Il rosato, anche nelle sue alte espressioni come in questo caso, si presta volentieri e facilmente a questa esigenza. Qui, però, ripeto, per farne scorta dovete andare in azienda e mi pare una giusta cosa, secondo quanto ha insegnato a tutti quanti in Campania il buon Tonino Palmieri con Vannulo. Il Rosachiaro ha profumi ben evoluti, buon impatto in bocca, la necessaria struttura e un grado alcolico che comunque viaggia sui 13,5 ed è per questo appagante e soddisfacente. La freschezza non si tira indietro e regala la voglia di continuare a bere integerrimi. Un vino per l’estate, un brindisi per la nuova enologia campana.
Sede a Mirabella Eclano. Via San Leonardo. Tel e fax 0825.449321. www.quintodecimo.it Enologo: Luigi Moio. Ettari: 5 di proprietà. Bottiglie prodotte: 50.000. Vitigni: aglianico, fiano, greco, falanghina
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