RISTORANTE DA MICHELE
Via Tiberio Imperatore, 93 (quartiere San Paolo)
Tel. 06 540 4352
Aperto: dal martedi al sabato, a pranzo e a cena
Chiuso: domenica e lunedi
ristorantedamicheleroma.it
di Virginia Di Falco
E’ una bella sensazione oggi trovare ristoranti la cui categoria di appartenenza non necessita di (ri)definizioni complicate. Anzi.
Il ristorante Da Michele è un ristorante di pesce. Ed è un ristorante a gestione familiare. Non potete sbagliare: qui si mangia cucina di mare. E tutto, dall’accoglienza al servizio di sala, ai piatti del giorno suggerisce che la squadra è forte perché si chiama famiglia. Nel senso più alto del termine, che cioè garantisce solidità, continuità e allo stesso tempo favorisce e sostiene i passi avanti della nuova generazione, ai fornelli come in cantina.
Da Michele, della famiglia Pignotta, si trova nel quartiere San Paolo dal 1991, un punto di luce tra palazzi senza verde. Riferimento ormai consolidato in zona così come tra il passapaola pre-social e ha conosciuto una seconda giovinezza con l’ingresso di Marco in sala, sommelier, e di Andrea in cucina. Un locale rimodernato e rinfrescato negli arredi, con una cinquantina di coperti tra dentro e fuori, l’attenzione dei fiori freschi a tavola e, soprattutto, un menu del giorno in senso letterale: cambia di pescato in pescato e dunque lo scrivono alla lavagna perchè cartaceo rischierebbe di invecchiare tra il pranzo e la cena.
La famiglia Pignotta il pesce lo compra alle aste del mare più vicino, Fiumicino e Anzio soprattutto, per spuntare un buon prezzo e garantire una varietà di piatti in un menu che si attesta in media sui 60 euro.
Bella scelta tra gli antipasti, dalla classica tartare di tonno alla frittura di alici, asciutta, croccante e carnosa, praticamente perfetta. Sfiziose e gustosissime le bruschette con le telline, con il pane casereccio ben tostato che prende sapore anche dall’acqua di cottura rilasciata dai molluschi.
Tra i piatti provati, spaghettoni alle vongole con porcini, con cottura super al dente degna di nota (ma qualche tocchetto di fungo in meno avrebbe liberato di più il mare) e un delizioso polpo rosticciato con funghi e verdure di stagione.
La cucina è molto solida, i classici che ci si aspetta di trovare in un ristorante di mare ci sono tutti, con qualche gradevole variazione sul tema e l’apprezzabile stagionalità delle verdure dell’orto che si affianca a quasi tutti i piatti. La carta dei vini è molto ben organizzata, con curiosità e competenza, soprattutto pensata per chi deve bere.
Per il fine pasto la signora Luisa, mamma di Marco, si occupa personalmente dei dolci, attingendo dalle ricette della pasticceria tradizionale come la sfogliatina di mele o la crema catalana. Ben eseguite, alleggerite e dalla giusta porzione. Quindi vietato rinunciare.
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