Il signor Fassi, piemontese, e la moglie Giuseppina, siciliana, aprono a Roma un punto vendita di birra e ghiaccio nel 1880, in via IV Novembre. Un’unione gravida di buoni auspici: la pasticceria quasi francese del Nord con quella barocca del Sud. Il loro figlio Giovanni, negli anni Venti, sarà il primo ad investire seriamente nel gelato artigianale. Il primo di cinque generazioni. Da un piccolo laboratorio in Piazza Navona, poi a piazza Fiume, infine il Palazzo del Freddo dell’Esquilino — oggi la più grande gelateria italiana, con i suoi 700 metri quadrati.
Superata la crisi della Seconda Guerra Mondiale (era stata requisita dalla Croce Rossa Americana tra il 1944 e il ’46 che l’aveva adibita alla produzione del gelato per i militari statunitensi) e, soprattutto, superata indenne l’offensiva (molto più aggressiva) dell’industria – Algida in testa – l’azienda della famiglia Fassi si afferma definitivamente come protagonista della produzione artigianale.
Oggi è una specie di grande magazzino del gelato: una sala enorme con pochi tavolini di fortuna, bambini con e senza passeggino ovunque. E tanti, tantissimi cinesi e coreani: giovani, belli e con un accento romanesco che manco Aldo Fabrizi. E, proprio come i grandi magazzini hanno il loro periodo di saldi: da novembre a marzo in alcuni giorni della settimana è possibile acquistare il gelato a peso o, alternativamente, in cono o coppetta con lo sconto del 50%. Ai banconi un servizio veloce, professionale, sempre con il sorriso. Anche le file più lunghe durano pochi minuti.
Il gelato è cremoso, molto dolce (in diversi gusti anche troppo: lo zucchero finisce per prevalere su sapori e aromi). Ma la scelta è davvero ricca e tante le forme: oltre allo sfuso nelle vaschette a base di crema e di frutta, un piccolo settore per le granite con la frutta di stagione, golosi tramezzini di pan di Spagna e gelato, semifreddi e torte, rollè di cioccolato e cassata. In inverno anche cioccolata calda, crepes dolci e creme calde.
La loro specialità, da sempre, è il sanpietrino: un goloso cubotto di gelato alla crema, cioccolato, zabaione, caffè, nocciola o cocco rivestito da una glassa al cioccolato che ricorda proprio la pietra squadrata della pavimentazione romana.
Su prenotazione (telefonica o via e.mail) si organizzano di mattina visite guidate all’interno del laboratorio di produzione e del piccolo museo, dove sono esposti alcuni macchinari storici con tanti manifesti e cartoline pubblicitarie d’epoca.
Da qualche anno hanno un’altra sede, a Seoul, con circa 80 (si, ottanta) punti vendita. Quando si dice puntare lontano.
Virginia Di Falco
Palazzo del Freddo
Gelateria Giovanni Fassi 1880
Via Principe Eugenio 65 (Esquilino)
Tel. 06.4464740
Aperto dalle 12 a mezzanotte (la domenica dalle 10.00 alle 00.00)
Chiuso: il lunedi
www.palazzodelfreddo.it
palazzodelfreddo@tiscali.it
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