Di Virginia Di Falco
Siamo in via degli Specchi, in zona Campo dei Fiori. Open Baladin è la creatura romana di Teo Musso e Leonardo Di Vincenzo, diventata in poco più di due anni il punto di riferimento della birra artigianale a Roma.
La notizia è che a partire da giovedi 23 febbraio Open Baladin apre anche all’universo del tè.
Nella saletta superiore, arredata con divanetti e originalissimi pezzi vintage appartenuti alla nonna e alla zia di Teo Musso, sarà possibile – dalle (canoniche) cinque del pomeriggio in poi – degustare una selezione di tè pregiati, cinesi e giapponesi, da coltivazioni biologiche controllate.
Di volta in volta si abbineranno i biscotti del laboratorio del dolce di Andrea De Bellis (www.andreadebellis.it), capo pasticciere giramondo di Filippo La Mantia al Majestic di Roma con importanti esperienze come Adrià, Torreblanca e i fratelli Roca.
La selezione dei tè è curata da Alessandra Celi, autorevole – ancorchè giovane – punto di riferimento degli amanti del tè a Roma. Laureatasi in tecniche erboristiche, da sempre appassionata di tè, lo ha studiato, ne ha approfondito la cultura, e lo vende – insieme alla sorella Tiziana – in una bella bottega in via del Pellegrino (www. teeteiere.it). Una passione unita alla ricerca e all’aggiornamento continuo, grazie a corsi organizzati e seguiti in tutto il mondo e alle lezioni della sua maestra cinese, che vive a Parigi, dove Alessandra va ad aggiornarsi e a cercare miscele e teiere sempre nuove e originali. Un carattere tosto (proprio come le miscele di tè che propone) ci racconta delle sue esperienze e di come stia cambiando in positivo la cultura del tè nella capitale: sul fronte della vendita, della distribuzione ma anche – più semplicemente – della cultura delle persone che si affacciano alla sua bottega. Ci racconta di come ha fortissimamente voluto e difeso il tè dal Giappone nei giorni successivi al terremoto, proveniente dalle isole lontane migliaia di chilometri dalle zone contaminate. E di come lo ha difeso dai pregiudizi di chi traduceva frettolosamente nipponico con nucleare. Insomma, «non bisogna mai arrendersi all’ignoranza e partecipare e condividere la passione e la conoscenza, altrimenti potrei vendere il tè in bustine nei supermercati».
Nel pomeriggio di inaugurazione all’Open Baladin sono stati selezionati quattro tipi di tè: il matcha genmaicha, un tè verde giapponese con l’aggiunta di riso tostato; il dao ren mao feng, tè verde cinese dal gusto intenso; il lapsang souchong, tè nero cinese affumicato; il gui hong, nero cinese dalle punte dorate, dal gusto vellutato. In accompagnamento i biscotti di De Bellis, alcuni con il tè come ingrediente chiave: diamantino al sesamo e matcha; cookie al cioccolato fondente; breton al caffè; la galletta al miso bianco; sablée al matcha e riso tostato; financier al burro nocciola e financier al matcha.
Insomma, in uno dei templi della birra un bel matrimonio tra prodotti esclusivi ma non impossibili, tutti risultato di apertura mentale, studio e passione.
Via Degli Specchi, 6
–
Zona Campo dei fiori
Tel. +39 06.6838989
openbaladinroma@gmail.com
www.openbaladinroma.it
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