di Antonella Amodio
C’è corrispondenza tra l’originalità del locale Qvinto e le pizze preparate da Ivano Veccia. Infatti ambedue restano impresse nella memoria.
Abbiamo già parlato della pizzeria più grande di Roma, all’interno del polifunzionale Qvinto, locale che propone una ristorazione a 360 gradi, a due passi da Ponte Milvio, nel Parco di Tor di Quinto, con tanto di laghetto e tanto, tanto verde.
Ivano Veccia è al comando dei due forni a legna e di una brigata di collaboratori, come Peppe Aiello e Angelo Di Massa che lo seguono da oltre un decennio e che rendono la sosta davvero indimenticabile per il comparto pizza.
Iniziamo col dire che l’impasto è molto idratato e leggero, ottenuto con farine molto deboli, ed è frutto di prove e studi, che restituisce un prodotto finale personalizzato: non c’è nulla di standard, in quanto la pizza non è classificabile come contemporanea, né tanto meno tradizionale. Una via di mezzo, dove il cornicione rimane più che accennato, ma neanche alto, complice la lunga stesura che sposta l’aria contenuta nella pasta dal centro verso l’esterno.
Si può dire che Ivano, ischitano fino al midollo, ha trovato la quadratura del cerchio in questa pizza che lo identifica al 100%, e dove la cura degli ingredienti per i condimenti è maniacale.
Non a caso la sua Capricciosa è la pizza dell’anno per 50 Top Pizza 2021: preparata con la crema di grana padano 12 mesi, il pomodoro del piennolo del Vesuvio, il fior di latte di Agerola, il prosciutto arrosto selezione “Cillo”, funghi saltati, olive caiazzane, carciofo cotto sotto cenere e germogli.
Le pizze di Ivano Veccia
Il nuovo menù rincorre le sue origini isolane, portando a tavola le tradizioni dell’isola verde, come La zingara ischitana, il pane/pizza farcito con maionese fatta in casa, pomodoro cuore di bue, insalata e prosciutto crudo, ricordando così una specialità dell’isola che si prepara originariamente con fette di pane cafone tostate.
E sempre con echi ed ingredienti ischitani è L’Oro di Ischia, una pizza che alterna al morso note di dolcezza e di salinità, date dalla presenza del formaggio di capra di Peppe Iaconelli (per chi non lo conoscesse è il vero artigiano del formaggio, del Caseificio Optimum Sancti Petri) e dalla marmellata di fichi di Ischia. Completa la preparazione il polline che arriva dalla Baia della Pelara, un posto incantevole e incontaminato dell’isola.
Poi c’è Carla, la pizza nata in collaborazione con lo chef Giulio Terrinoni, che ha pensato ad una farcia con crema di carciofi e fior di latte come base, poi carciofi cotti sotto la cenere con la menta, e in aggiunta, all’uscita dal forno, la triglia scottata in un pinzimonio con olio, rosmarino e lime.
Immancabile l’assaggio della Lasagna povera, ormai diventata un must di Qvinto, la pizza vegetariana tra le più richieste, dove il pomodoro San Marzano dell’Agro Nocerino-Sarnese si sposa con l’origano, con il parmigiano reggiano e con la crema di grana padano.
Prima della pizza optate per i fritti (ben 13 tipi diversi) che vi farete abbinare al cocktail preparato dal barman Alessio Navacci, maestro del bere miscelato, o in alternativa scegliere una bottiglia dalla grande cantina.
Ritornerò da Qvinto per provare le altre pizze, come la nuova Quattro formaggi che Ivano ha concepito con una preparazione molto particolare.
Inoltre, e non ultimo, in una struttura che conta 600 coperti, il servizio è professionale e senza sbavature.
QVINTO Ristorante Roma
Via delle Fornaci di Tor di Quinto, 10 Roma
REPORT DEL 12 NOVEMBRE 2021
di Floriana Barone
Sedicesima posizione a 50 Top Pizza e la Capricciosa come pizza dell’anno: il 2021 si sta chiudendo con importanti soddisfazioni per Ivano Veccia, dal 2018 nella squadra di Qvinto Restaurant, uno dei locali più noti di Roma.
Riconoscimenti che non sono arrivati per caso, ma rappresentano un tassello fondamentale di una carriera iniziata diversi anni fa nella sua Ischia. Ivano, infatti, aveva mosso i primi passi da giovanissimo, affiancando il cugino a “Terra del Fuoco” a Cuotto, una contrada nel comune di Forio, ma all’epoca si occupava solo degli ortaggi. E, dopo aver intrapreso il mestiere da dj, nel 2013 è arrivato a “Il Limoneto”, continuando poi il suo percorso “Da Ciccio” a Ischia Porto fino al 2018, anno in cui è approdato nella Capitale da Qvinto e ha iniziato a farsi conoscere e apprezzare anche dalla clientela romana.
La sua pizza ischitana prende spunto dai ricordi passati e dal dialogo continuo con Nino Di Costanzo del Daní Maison (due stelle Michelin), carissimo amico di vecchia data, con cui collabora professionalmente da circa tredici anni e al quale ha voluto dedicare il premio vinto con la Capricciosa. Proprio dallo chef stellato ha imparato che, in cucina, non si lavora mai senza uno scopo preciso. Così, con il tempo, Ivano ha iniziato a mettere la cucina al primo posto, perfezionando diverse tecniche dietro ai fornelli.
La Capricciosa è da sempre la pizza preferita di questo pizzaiolo ischitano: Ivano ha cercato di valorizzarla al meglio con materie prime di rilievo.
Il topping è composto da crema di Grana Padano Dop stagionato 12 mesi, pomodoro del Piennolo del Vesuvio Dop di Olivella Gourmet, fior di latte del Mini Caseificio Costanzo, prosciutto cotto arrosto della Macelleria Cillo, funghi saltati (chiodini o pioppini), olive caiazzane (Presidio Slow Food), carciofo cotto sotto cenere, germogli e olio extravergine d’oliva Dop dell’azienda agricola De Carlo. Questa pizza è protagonista della nuova Carta delle Capricciose, che disponibile solo sul Roof e comprende anche sia Faraona Capricciosa (ideata sempre insieme a Nino) che la Capricciosa di Mare, preparata con il baccalà dei Fratelli D’Avino di Somma Vesuviana (NA).
A Roma Ivano ha dimostrato costanza e caparbietà, oltre a una profonda conoscenza delle materie prime e dei produttori con i quali collabora quotidianamente, da Nord a Sud della Penisola e trascorre la maggior parte della giornata in cucina a sperimentare idee e abbinamenti, ma, soprattutto, a occuparsi dei fritti, che ha iniziato a realizzare per la prima volta proprio da Qvinto. Da segnalare, tra gli antipasti, il maxi cono Qvinto, new entry sul nuovo menu e già molto richiesto: si tratta di un calzoncino fritto con crema di Parmigiano, fior di latte, provolina all’uscita, pesto di basilico e pomodoro affumicato nel forno a legna.
In queste settimane, da Qvinto spiccano alcune interessanti pizze stagionali, come “Le Forme del Latte”, ideata con il “re dei formaggi”, Giuseppe Iaconelli di Optimum Sancti Petri a San Pietro Infine (CE) e la Fish and Cheese (16€), condita con fior di latte, Parmigiano Reggiano di Vacca Bianca e, all’uscita, molle di bufala in crosta fiorita (il Fabula) di Peppe Iaconelli, salmone selvaggio Sockeye marinato sotto sale bilanciato ed estratto di rapa rossa, misticanza, buccia di limone, pepe, germogli, olio extravergine d’oliva Suonn’ dell’azienda agricola Colella Giosuè di Ischia.
La sorpresa di questa stagione è sicuramente la “Magnamose na cosa ripiegata” (16€), condita con purè di patate cotto sotto cenere, funghi misti trifolati e, all’uscita, completata con rucola di campo, porchetta di maiale nero casertano cotta in forno e buccia di limone grattugiata. Ivano è partito dall’idea di realizzare una porchetta di maialino nero casertano, messa in pratica con la collaborazione con Giuseppe Coscia di Castel Campagnano (CE), che alleva in montagna questa razza di maiali allo stato brado. La porchetta viene cotta lentamente nel forno a legna con aromi, per 7-8 ore, poi condita e ripiegata.
Infine, solo sul Roof di Qvinto, è disponibile un menu speciale con le pizze più interessanti di Veccia e una selezione di bollicine internazionali. “A bordo” di “Apollo”, fedele riproduzione del modulo lunare lanciato in orbita negli anni Sessanta, si può anche richiedere la sua degustazione, che comprende diversi stili di pizza, come il padellino o la pala.
Oggi, quella di Ivano Veccia non è più solo la sua pizza: è la pizza dell’isola d’Ischia. Ivano, infatti, è riuscito a unire Roma e Ischia attraverso un filo invisibile, raccontando storie gastronomiche e vecchie tradizioni. Sui topping spiccano i profumi delle erbe selvatiche, i forti legami con le antiche usanze contadine, mischiati ai suoi ricordi d’infanzia. Con la sua pizza Ivano narra le storie del popolo ischitano. E non solo: aggiunge sempre il suo tocco personale, impreziosendo spesso i topping con materie prime pregiate, come il tartufo bianco, il Culatello di Zibello Dop, la Faraona di Laura Peri dell’Azienda Agricola Montevarchi (AR) o il caviale beluga.
Si potrebbe quasi affermare che Veccia abbia contribuito in modo determinante all’affermazione di un nuovo stile di pizza: la pizza ischitana, caratterizzata continui riferimenti all’anima più autentica della sua isola.
Qvinto Restaurant, Lounge e Cafè
Via delle Fornaci di Tor di Quinto, 10
00191 Roma
Tel. 06/3332961
Ampio parcheggio in loco
https://qvintoroma.it/
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