di Virginia Di Falco
Non si tratta propriamente di breaking news. Emma, pizzeria con cucina nel cuore del centro storico, è stata infatti inaugurata lo scorso giugno. In tanti l’hanno provata e riprovata, molti ne hanno scritto bene, alcuni benissimo, fino a premiarla nelle consuete classifiche di fine anno come la pizza (romana) più buona di Roma.
Pedigree di tutto rispetto (l’impasto è di Pierluigi Roscioli, e siamo a due passi dallo storico forno di via dei Chiavari) e prodotti eccezionali, un locale ristrutturato a regola d’arte e un servizio giovane, preparato e cordiale. In estrema sintesi, questa è Emma.
Avevo voglia di assaggiare e verificare di persona, pur non essendo appassionata della versione scrocchiarella che per me – come per ogni talebano di origini campane che si rispetti – manco si dovrebbe chiamare pizza. Ma, più che di polemiche e retorica sono golosa di qualsiasi impasto con la farina e l’acqua che si accompagni a cose buone e dunque con la giusta dose di curiosità ho provato anche questa.
Il posto è bello, arredato semplicemente, dalle linee pulite, ristrutturato con cura. La sala grande ruota intorno alla luminosità di un grosso lucernario, mentre la soluzione di tavoli e sedie è interrotta da un grosso banco scenografico dove si preparano al momento i piatti con i formaggi, gli affettati e i sott’olii. Prodotti di ottima qualità si diceva, eredità anche questa dei rapporti dei fratelli Roscioli (qui da Emma con un’altra coppia di fratelli, Ilaria e Francesco Roscino) con le migliori aziende dell’agro alimentare italiano ed estero e di tante cantine e birrerie artigianali. Dalla mozzarella di bufala di Paestum, ai pomodori San Marzano; dal prosciutto di Parma 30 mesi Ghirardi a quello di Norcia; dal salmone affumicato Loch Fyne al Pata Negra Banega 46 mesi; dalle birre bio belghe alle bollicine francesi, difficile non essere accontentati.
E anche il menu delle pizze racconta di viaggi fatti in giro per l’Italia e per il mondo per farcire una pasta leggera, leggerissima, di notevole digeribilità.
Ricca e saporita la classica ‘quattro stagioni’ (11 euro) con mozzarella vaccina, pomodoro Pomilia, carciofi Bio di Agnoni, funghi champignon, prosciutto cotto di San Giovanni, uovo Bio di San Bartolomeo, e olive di Itri; buona anche la ‘scozzese’ (13 euro), con mozzarella di bufala di Paestum, salmone scozzese leggermente affumicato Loch Fyne, finocchietto e rucola selvatica. Più scontata la margherita (8 euro), mentre risulta più che riuscito l’abbinamento con la bufala e – a contrastarne efficacemente il grasso – gli squisiti pomodorini semi-secchi di De Carlo (11 euro). Nel complesso, una pizza che colpisce davvero per levità e sapore; ad ennesima riprova di quanto conti per una buona digeribilità una dose minima di lievito naturale e la scelta di prodotti selezionati.
Da Emma, inoltre, funziona bene pure la cucina, e oltre alla scelta molto varia (e attenta anche a vegetariani e vegani) di antipasti, curati da Alessandro Roscioli, trovate infatti una piccola carta di primi e secondi piatti prevalentemente legati alla tradizione romanesca tra i quali abbiamo il dovere di segnalare una carbonara tra le più cremose e riuscite mai provate (e si, anche più buona di quella della … ‘casa madre’).
Si chiude con qualche dolce al cucchiaio come l’ottimo tiramisu’ rifinito con mandorle e pistacchi, oppure, ça va sans dire, con la pasticceria da forno più famosa di Roma.
Una esperienza valida insomma, di quelle che fanno aggiungere – con grande senso di conforto – un indirizzo sicuro alla lista di un appassionato di cose belle e buone.
Via Monte della Farina, 28/29
Tel 06 64760475
Aperti: a pranzo e a cena
Chiusi: mai
www.emmapizzeria.com
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