di Virginia Di Falco
Sulla nuova avventura gastronomica di Marco Gallotta e Massimo Terzulli (si, sono quelli di Primo al Pigneto) insieme a Gabriele Paziani e Leonardo Rigon trovate già tutto in rete. Obiettivi, contenuti, desideri, idee e cucina. Tutto abbondantemente recensito — bella la video intervista di Francesca Ciancio su Gambero Rosso. Dunque. Cercate e troverete le risposte alle vostre domande.
Sono quattro amici in gamba, che sanno comunicare quello che fanno, e quindi è già tutto on line, prima della grande festa ufficiale di apertura, domenica 23 settembre.
Io, che non sono nè blogger nè giornalista, da bulimica lettrice sono capitata domenica al Pigneto – quartiere che mi piace tanto nonostante la notevole percentuale modaiola. Perchè mi piace lo stile non definito, mi piace la presenza di giovani che con la forza delle idee cercano di tener testa all’inerzia e inettitudine dell’amministrazione comunale e alla violenza quotidiana di lavori sempiterni – come quelli per linea metro C – che hanno sbranato le strade e la vita del quartiere.
Avendone letto in giro, dunque, ho bypassato a malincuore la colazione da Necci e sono andata a curiosare da Gallotta & C. L’idea, appena arrivi al cancello spalancato su un’enorme area aperta, è quella dello squarcio nel cemento. Ma, soprattutto, di un’oasi di civiltà urbana. Cotto e ciottoli invece dell’asfalto, sedie e tavoli colorati, ombrelloni, un angolo giochi, un orto con insalata e basilico, un campo bocce. E piante che si stanno facendo strada, tra muri e bambini — siamo ancora all’inizio.
La struttura, gigantesca e benissimo ripristinata è una ex officina. Con l’idea del «tavolo sociale», si condivide lo spazio, il tempo, il cibo, l’aria. Sarà aperto dalle nove di mattina alle due di notte. Le carni, le farine, le verdure, i vini biologici e biodinamici – come per Primo – vengono fuori dalla ricerca delle piccole aziende e dei piccoli produttori accorciando il più possibile la filiera. L’esperienza nel settore e i viaggi all’estero dei nostri quattro eroi come punto di partenza. Convivialità e risparmio, uno spazio per le famiglie e per il quartiere. Una scelta genuinamente ma consapevolmente popular.
A partire dalla prima colazione. Che qui è una cosa seria. Niente è incellofanato o imbustato. Niente cornetti finti. Succhi di frutta bio (in vetro), selezione accurata di tè, vasetti di yogurt e marmellata artigianali, pane tostato fatto in proprio. Come le brioches al cioccolato e come la bomba alla crema. Buonissime. Con la crema vera, quella gialla di uova, quella brutta che si rapprende, per capirci: non quella bellissima finta che resta omogenea anche dopo cento giorni.
Si può scegliere tra la colazione italiana con caffè o cappuccino, pane burro e marmellata, yogurt e succo di frutta (7 euro) quella inglese con caffè o tè, uova e bacon, salsiccia, pomodoro e funghi grigliati, fagioli e pane tostato (8 euro) quella spagnola con anche la tortilla (8 euro) e quella nordeuropea con caffè o tè, formaggio e pane tostato, salmone e maccarello affumicati (a 9 euro: provata, con grande soddisfazione). Atmosfera rilassata, informale, con quotidiani, settimanali e wi-fi a disposizione per restare collegati con il mondo, ma senza stress.
Mamme: portateci i vostri bambini, liberateli dalle grinfie di Antonio Banderas. E ritornateci anche per la merenda: troverete – nientepopodimenochè – spuntini con pane, olio e pomodoro.
E allora, lunga vita a questa avventura pop.
Via Bartolomeo D’Alviano, 65 (Quartiere Pigneto)
Tel. 06 2752608
Aperto tutti i giorni dalle 9.00 ale 02.00
www.rostialpigneto.it
Dai un'occhiata anche a:
- Carbonara a Roma, dieci indirizzi da non perdere, 50 Top Italy 2023
- La Cucina di Tenuta San Pietro a Pettine a Trevi: la tartufaia nel cuore dell’Umbria nei piatti del ristorante
- Emilio Osteria di Mare: sull’Aventino il pesce a Roma
- Iotto a Campagnano di Roma, la vera osteria con oste incluso
- Roma, 47 Circus Roof Garden, Il ristorante sul tetto di Roma antica
- Mare Bistrot a Fiumicino, il nuovo locale di Gianfranco Pascucci
- La mia prima volta da Uliassi a Senigallia
- Ciro Purpetta da Ischia a Roma, la trattoria napoletana di servizio vicino Termini