di Virginia Di Falco
Diciamo subito che questa non è una vera recensione di Cuoco e Camicia. Nel senso che essendoci stati a pranzo possiamo solo scrivere qualche nota, giacchè il menù della sera è completamente diverso.
Ma è anche vero che per piacevolezza complessiva dell’esperienza, e per il buon rapporto qualità/prezzo quella di Cuoco e Camicia è senz’altro una pausa pranzo che merita di essere raccontata e suggerita.
Siamo nel quartiere Monti, di fronte alla fermata Cavour della metro B, a poco più di 500 metri dal Colosseo. Dunque in centro, ed accanto ad uno dei monumenti più visitati del mondo, motivo per cui un posticino come questo, in zona pedonale, tranquillo e non turistico è già di per sé degno di nota. Situato ai pedi dello scalone che porta a San Pietro in Vincoli, la basilica famosa per il Mosè di Michelangelo, Cuoco e Camicia si presenta come un’osteria contemporanea.
Arredamento molto semplice, anche se forse un po’ anonimo, con comode sedute in legno bianco impagliato e divanetti alti a muro dai colori naturali; una grande lavagna con i piatti del giorno, un servizio garbato e professionale. La carta dei vini offre diversi spunti interessanti tra Italia e Francia, mentre alla mescita troverete solo la scelta tra un bianco e un rosso.
La carta – o meglio, la lavagna – a pranzo prevede tre antipasti (tra 8 e 10 euro), quattro primi (ognuno a 8 euro e 50), due secondi (tra 12 e 13 euro) e quattro dessert (dai 2,50 del ‘mini tiramisù’ ai 5 euro degli altri).
Una spesa dunque tutto sommato abbordabile, e infatti non a caso il locale raccoglie anche molti insegnanti delle scuole vicine.
E veniamo ai piatti assaggiati.
La zuppa di fagioli misti all’amatriciana è gustosa; corpo e sapidità sono in equilibrio e nell’insieme è un piatto che, soprattutto in questa stagione, risulta davvero confortevole.
Molto meno convincenti le mafalde corte cacio e pepe con funghi e piselli: sapore di funghi e piselli non pervenuto, servono davvero solo a dare colore al piatto. E dunque non servono. Per cremosità e sapore la cacio e pepe non è male, dunque davvero non si capisce perché non proporla nella versione classica.
Tra i secondi, salmone scottato con cicoria ripassata: cottura del pesce indovinata e cicoria saltata perfettamente, senza farla asciugare eccessivamente. Simpatica la presentazione quasi da pub dell’hamburger di salsiccia con friggitelli e cipolla caramellata, anche se quest’ultima è un po’ troppo preponderante.
Chiusura dolce con un discreto tiramisù in coppa.
Troppo poco dunque per descrivere con la dovuta attenzione tecnica, mano e scuola dello chef (anche proprietario), Riccardo Loreni, ma abbastanza per capire che il locale segue ormai – a circa 5 anni dall’apertura – un percorso abbastanza rigoroso nella scelta delle materie prime e della qualità complessiva dell’offerta e che dunque, in attesa di provarlo a cena, ci sentiamo di suggerire per una piacevole pausa pranzo, dal mercoledì al venerdì.
CUOCO E CAMICIA
Via di Monte Polacco, 2 (quartiere Monti)
Tel. 06 8892 2987
Aperto tutte le sere; dal mercoledi al venerdì anche a pranzo.
www.cuocoecamicia.it
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