D’accordo, sono ben altri i problemi che ciascuno di voi deve affrontare dalla mattina alla sera, ma alla fine le cose che fanno incazzare veramente sono proprio queste. Ordinare bucatini all’amatriciana e trovarsi gli spaghetti nel piatto!
Quando lascio la Campania prendo sempre con prudenza la pasta di grano duro perché non sono tutti come Arcangelo Dandini.
Ma a Eataly della Galleria Esedra ci sono caduto.
Avevo lasciato il bazar di grassi saturi di Termini, dove l’unica cosa fresca è il sapone che passano sui tavoli, per raggiungere Eataly. Una boccata di ossigeno di cose belle, ben fatte, con un personale davvero gentile e con il sorriso sulle labbra nonostante l’evidente stress da lavoro.
Guardo la carta e mi dico: massì!
Arriva il piatto e scopro l’amara verità: si tratta di spaghetti, manco di vermicelli.
Il sapore è buono anche se c’è un eccesso di salsa. Il motivo è semplice: se il protocollo ne prevede una certa quantità per i bucatini è evidente che usata per gli spaghetti abbonda.
Mai e poi mai avrei preso gli spaghetti all’amatriciana! E nessuno mi ha fatto presente questa cosa.
Per me la pasta è una scienza e non sopporto le trafile fuori ricetta. Lo so, sono tutelato dal Wwf per questa mia mania ma i paccari al brodo proprio non mi vanno:-)
Il mio maestro delle elementari diceva che basta una mela cattiva a guastare la cassetta. Non è che il modello Eataly Esedra ha una deriva verso il bazar di Termini?
Conoscendo Farinetti, lo ritengo impossibile:-)
Però Oscar, ti prego, non mi cadere sulla pasta come i giovani cuochi usciti dall’Alma:-)
La gentile ragazza vedendo il piatto mi ha chesto: ma come, non lo completa e fa la scarpetta?
No, ho pensato, è cavolo che mi arriva un grissino al posto del pane:-)
Ma le ho lasciato volentieri un piccolo presente per l’attenzione professionale e umana