di Floriana Barone
Carattere e talento: il mix che più rappresenta Oriana Tirabassi, la nuova executive chef dell’Aleph Rome Hotel, a due passi da via Veneto.
Nata a San Benedetto del Tronto, nel 1986, Oriana ha aperto un ristorante nella provincia di Ascoli Piceno. Dopo numerose esperienze di ristorazione in Italia e un lavoro nel mondo della moda come disegnatrice di Gucci, nel 2008 Oriana è partita per l’Estremo Oriente per ricoprire il ruolo di chef di cucina italiana all’interno di hotel a cinque stelle in India, in Indonesia e Thailandia.
Il Ritz Carlton di Osaka in Giappone è stata l’ultima tappa prima di approdare all’Aleph di Roma, un hotel che fa parte del brand Curio Collection by Hilton.
La sua cucina non è fusion: le materie prime e le ricette sono italiane, accostate a sapori, materiali e tecniche orientali. La chef, inoltre, cura in particolare l’estetica del piatto: un’arte che ha affinato durante gli anni di lavoro in Asia. Dietro i fornelli Oriana Tirabassi pone grande attenzione alla tradizione, soprattutto romana, con richiami orientali.
Ama i crudi, nell’orto di casa coltiva ben 2500 semi e ha una grande passione per i ravioli e per il cioccolato: l’executive chef ha le idee molto chiare in cucina e anche in sala, il luogo in cui si avverte meglio il suo senso di ospitalità e di accoglienza. Per questo, i clienti dell’hotel e del ristorante troveranno in carta il suo pane con una crosta di cacio e pepe, presentato all’interno di una carta pergamena con il timbro dell’Aleph: una pagnottella lievitata quattro giorni e realizzata con una tecnica giapponese, da consumare insieme al burro fatto in casa con fiore di sakura o a un eccellente olio extra vergine d’oliva.
L’antipasto ricorda l’accoglienza marchigiana a tavola: “Tonno. Panzanella e Burrata”: il tonno è preparato come un involtino farcito di tradizione italiana. E ancora “Seppia. Crudo di Calamaro, yuzu al limone, avocado”, più un fuori menu: una sorta di pudding di sushi con triglia, funghi porcini, colatura di alici e uovo. Gli antipasti sono abbinati al Grillo del Barone della Cantina Barone di Serramarrocco .
Il primo piatto è un omaggio al raviolo e alla cerimonia giapponese del tè: “Ravioli. Gambero Rosso di Mazara, colatura di alici, astice affumicato”, abbinato al Trebbiano 2014 Masciarelli.
La seconda portata è una proposta che rimane delicata al palato: “Filetto i cervo, polvere di caffè, pepe nero, finocchio, melograno, quinoa”, accostato al Montepulciano d’Abruzzo Marina CVETIC .
Non poteva certamente mancare il suo “Cioccolato. Torta al cioccolato Valrhona, caramello”, abbinata al Pommery Apanage. Un dolce che la chef ha dedicato a un amico amante della Sacher Torte. E quindi una “Sacher non Sacher” con una mou all’italiana.
Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton
Via di S. Basilio, 15,
00187 Roma
Tel. 06/4229001
www.alephrome.com
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