Eravamo in cerca di un punto di incontro che potesse accoglierci con familiarità ma che al contempo fosse un’esperienza gastronomica “da ricordare”. E così, noi, gruppetto di giornalisti e appassionati di food, conosciuti a Pantelleria durante l’ultima edizione di Passitaly, passiamo dal sole caldo di Sicilia al freddo umido del Nord tipico di dicembre. La scelta è presto fatta: desiderosi di rivedersi e trascorrere un po’ di tempo insieme in compagnia di chiacchiere, vino e cibo, decidiamo di andare all’osteria della Brughiera A Villa d’Almè, Bergamo, posto conosciuto per essere elegante ma allo stesso tempo piacevole ed informale. L’osteria è aperta dal ’91, 25 anni di attività che ha inizio grazie alla volontà del patron Stefano Arrigoni e della sua storia. Stefano è figlio d’arte, lui, toscano d’origine, la capacità di “sedurre a tavola” ce l’ha nel dna almeno quanto l’attenzione al dettaglio.
La mamma, infatti, era impegnata nella gestione di un’attività agrituristica ed il padre uno storico salumiere bergamasco. E’ dall’unione della capacità di Stefano di scegliere materie prime di alta qualità e di servire a tavola facendo gli onori di casa con gran classe che l’osteria stellata, oggi, è un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono trascorrere una serata chic in un ambiente caldo ed accogliente, con interni d’arte, quadri, tappeti, sculture ed un camino che dà fuoco al calore che riscalda l’atmosfera.
L’osteria, prima della ristrutturazione, era un rudere del 1550 adibito prima a locanda poi addirittura a prigione. Oggi, La Brughiera, tra salotti e giardini, ha proprio tutto, perfino due cantine naturali per la stagionatura di salumi che vengono accompagnati ad un buon pane casereccio e serviti come aperitivo in una sala tutta in pietra con esposizione di vini e prodotti tutti di altissima qualità.
La cucina infatti parte con salumi e testaroli, piatto tipico della Lunigiana, per poi evolversi fino ad oggi in cui la ricerca costante di novità e qualità sono alla base della creazione dei piatti proposti. Con la loro cucina, sana leggera e raffinata, il ristorante vuole esprimere tradizione ed innovazione della gastronomia del territorio. Il menù rappresenta la filosofia della cucina, cioè la volontà dello chef di partire da piatti della tradizione rivisitati in modo da stupire il cliente sia alla vista che al palato.
Le trasformazioni proposte rendono il piatto della tradizione più leggero e più raffinato. Leggero si ma con sapore! La matrice toscana si avverte in molti piatti, ce ne sono alcuni particolari e creativi, carbonara sbagliata con ricci di mare, piccione, anatra laccata al pepe, ed altri semplici ma mai banali, come il piatto di crudi di mare, una sequenza di carpacci di pesce, crostacei, calamari, alici, frutti di mare, ostriche, e ancora insalata di trippa e baccalà, agnello cotto nel sale, filetto di capriolo, orata e branzino cotto nel muschio, chele di agnello, maialino.
La carta dei vini è degna di nota ed ancor più la capacità del maître di indicare un vino per qualsiasi esigenza. Alla fine della serata, eravamo tutti d’accordo sul fatto che non avremmo potuto scegliere posto migliore.
Osteria della Brughiera
via Brughiera, 49
Villa d’Almè (Bg)
Tel. 035.638008
Foto di Francesca Marino
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