Pipero al Rex, la chiesa in cui pregare vicino Termini (prima del trasloco)

Luciano Monosilio Alessandro Pipero

Luciano Monosilio Alessandro Pipero

Pipero al Rex
Via Torino, 149
Tel. 06.4815702
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso: domenica
www.alessandropipero.it

Sul cinismo romano, che ho iniziato ad adorare con l’età perché ti dà la giusta misura delle cose, Alessandro Pipero aggiunge una spolverata di sano provincialismo e rusticità che lo trasforma in un personaggio, grande professionista e talent scout.

 

Chè noi speriamo che l’accoppiata con Luciano Monosilio, trentenne anomalo perché spermatozoo in grado di aspettare il turno e dunque capace di centrare l’ovulo, non tramonti mai perché è una delle più belle favole di Roma.

Da Pipero ti senti a casa nonostante la sala sia un arredamento degli anni ’70, sono arrivato a chiedergli perfino di non andare via da lì perché è troppo comodo per noi terroni che stiamo sempre sui treni. Ahooo, quando passi da Roma?
Sempre per mangiare qui, anzi, con l’Alta velocità faccio prima che andare al Vomero.

Io credo che questa cucina non voglia fare tendenza, è uno stile neoclassico, un po’ ruffiano, ma eseguito alla grande, tra l’altro con una cottura delle paste (Felicetti, Coccio e Pastificio dei Campi) eseguita come solo a casa mia sappiamo fare (vabbé, anche da Arcangelo)

La tecnica di Luciano, che oltre alla mano ha anche il nome giusto per piacermi, è assoluta. Il cazzeggio iniziale è divertente e sfizioso, anzi goloso (spero che Vizzari non mi licenzi ma questo aggettivo applictao ai piatti mi piace troppo anche se ammetto essere una licenza gastronomica) e invoglia ad andare oltre. Un vero petting del palato preludio all’esplosione.

Oggi Pipero esprime una delle cucine pià solide, divertite e light di Roma, ricca di autoironia, ogni piatto strappa il sorriso ed è centrato, al punto dallo spingermi a fare outing perché il rigatone Cocco con i broccoli secondo me è uno dei migliori piatti di pasta di sempre. L’amaro, c’è Parini, rende a mio pare addirittura inutile la salsiccia. Il vegetale è esaltato in maniera pazzesca come dovrebbe essere in ogni piatto. Per cui a Luciano consiglio lunghi stage a Parigi per affinarsi e far respirare la mente e salti frequenti a Napoli e al Sud per conoscere la materia vegetale, ossia la cucina del futuro abbinata alla pasta (zucca e fiori di zucca, melanzane, peperone, patate, cavolfiore, friarielli, legumi).

Dolci moderni, non stucchevoli.

CONCLUSIONI

Oggi Pipero è al massimo, potrebbe acconterntarsi, ma in un ambiente e con una ulteriore crescita della cucina nessun risutato è precluso a questa coppia. C’è la schiuma di noi provinciali nel loro lavoro, la voglia di accontenatre senza essere banali. Per noi in questo momento è una delle migliori cucine di Roma. Pregate che il treno faccia ritardo. Ah, almeno sino a quando non si trasferiscono!

 


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