Ristoranti Irpini, ecco il calendario dei Mesali presentato a Valleverde

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Lello Tornatore

La copertina del nuovo calendario 2013 dei “Mesali”, l’associazione gastronomica che raccoglie la maggior parte dei ristoranti di qualità dell’Irpinia, ci lascia subito da pensare e ci incuriosisce sul messaggio che si intende lanciare con l’immagine. Scartata la prima ipotesi che viene alla mente, ossia quella di un messaggio subliminale in relazione ai comportamenti della politica in generale, verso i cittadini, ci risulta più chiara l’intenzione provocatoria di Nico Boccia, che cura la comunicazione per l’associazione, quando ci spiega che l’immagine è collegata al testo che campeggia immediatamente sopra all’immagine, e quindi ad un modo di essere “in.perfetto” di una terra ricca di contraddizioni, negatività e positività che ne tracciano la propria “irpinitudine”.

 

La presentazione, molto informale, direi quasi tra amici, si è tenuta presso la sede del ristorante Valleverde Zia Pasqualina ad Atripalda (Av), ed è stata moderata da Annibale Discepolo, giornalista del Mattino di Napoli, presieduta da Carmine Fischetti del ristorante Oasis di Vallesaccarda, con il contributo di Nico Boccia professionista fotografico e con le considerazioni finali di Luciano Pignataro.

 

 

Come da consuetudine, l’associazione presenta ogni due anni la propria guida, e nell’intervallo tra le nuove guide, organizza una manifestazione intermedia che quest’anno ha per oggetto la presentazione di un calendario. E’ stata l’occasione per fare un pò il punto della situazione enogastronomica.

Riprendendo le considerazioni-denunce di alcuni ristoratori e produttori, in particolare quelle della titolare del “Gallo e la Volpe” di Ospedaletto d’Alpinolo e dell’ Ing. Di iorio del torronificio omonimo, Luciano Pignataro ha evidenziato come un territorio che nonostante possa vantare una lunga serie di prodotti d’eccellenza, secondo la classifica del Sole 24 ore rimane fermo al palo all’ultimo posto per appetibilità turistica.

 

 

 

La lucida analisi del giornalista ne fa risalire le motivazioni all’atteggiamento della politica locale (dove per locale si intende la totalità regionale) che per decenni ha preferito spingere in direzione del massimo sfruttamento del territorio in termini di cementificazione indiscriminata e di improbabili industrializzazioni in un’area che aveva invece, la sua naturale predisposizione di siluppo nella valorizzazione delle proprie risorse soprattutto naturali, quali la salubrità dei luoghi, la bellezza panoramica e le risorse della terra. Insomma, qui è successo quello che proprio qui non doveva succedere : è stato considerato agricolo solo tutto ciò che non si poteva edificare, e non viceversa come logicamente avrebbe dovuto essere!!! E allora che fare? Innanzitutto resistere, rispetto a questi atteggiamenti, rispetto alla congiuntura economica fortemente sfavorevole, e rispetto alla tentazione di alzare bandiera bianca e abbandonare questi luoghi. Ma ne usciremo – continua Luciano, perchè questa è una provincia difficile ma culturalmente molto compatta, unita da un forte senso di attaccamento alle tradizioni della propria terra che ne costituisce l’arma vincente. E questa convinzione mi fa “leggere” l’immagine della banana come la ferma volontà di esorcizzare quei sentori omologati che fino a qualche tempo fa erano prevalenti in alcuni vini di questa terra. Ma venendo al calendario, la pubblicazione risulta molto interessante : ad ogni mese è stato abbinato un ristorante e nella relativa pagina si può trovare la ricetta di una preparazione tipica con una breve storia dell’azienda.

Troviamo così i must dell’irpinia enogastronomica, per esempio, la ” Minestra di scarole e fagioli con cotechino” , la “Minestra Maritata”(all’irpina), la “Zuppa di sedano e baccalà” ed altri piatti rivisitati ma sempre a base di prodotti tipici dell’Irpinia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto di gruppo e via si apre il bouffet di chiusura, che manco a dirlo ci riserva le prelibatezze del territorio…alle foto il compito di una rapida carrellata.


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version