ZI’ TITTA a Capranica
Via Cassia, Km 54.700 (VT)
Telefono 07 61 669 140 – Per prenotazioni: 335 589 7929
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso il giovedì
ristorantezititta.it
di Virginia Di Falco
Ancora non è facile percorrere la Cassia in provincia di Viterbo, lasciando la Tuscia verso Roma, e trovare un buon posto dove fermarsi a pranzo all’ultimo momento. Gli agriturismi funzionano solo nel weekend, qualche buon locale nuovo c’è ma sono quasi tutti aperti solo la sera e, spesso, manchevoli nelle informazioni sul web.
Si va sul sicuro, allora, in questo ristorante di passaggio lungo la Cassia, appunto.
Il centro storico di Capranica, borgo della Tuscia attraversato dalla via Francigena, vale senza dubbio una visita. Ma se ci arrivate affamati meglio fermarsi prima da Zi’ Titta, posto votato al ristoro dei viandanti ormai da ben mezzo secolo.
Un grande edificio nel verde, parcheggio facile, tavoli fuori nella bella stagione. La grande sala interna è arredata in maniera rustica, con richiami contadini da vecchia taverna: sedie impagliate, forno a legna, tovaglie a quadrettoni. Una accorta gestione familiare fa sì che tutto questo non appaia artificioso o, peggio ancora, kitsch.
Di sicuro ad essere autentico è il menu, con ricette semplici e piatti di tradizione che ti aspetti in un posto così: lasagne, fettuccine, cannelloni, gnocchi, tutto fatto in casa. E poi abbacchio, trippa, grigliata mista.
Zuppe, salse e cotture più elaborate con carni, ovviamente, si trovano in inverno, mentre in estate c’è una bella varietà di verdure, ripassate o alla griglia.
L’amatriciana, per fortuna, non manca mai: qui è fatta con pasta fresca con solo acqua e farina, i “tortorelli”, una sorta di pici, ed è davvero ben riuscita, sugo appagante, grasso il giusto e senza eccesso di sapidità.
Servizio familiare e accorto, il pane (ricordate, siamo nella Tuscia) è quello sciapo, ma pazienza: vi rifarete con il tagliere di salumi locali. La carta dei vini ha qualche buona etichetta di territorio, non si resta a bocca asciutta.
Insomma, un porto sicuro. Sarete i benvenuti, come tutti i posti di passaggio, anche se non siete camionisti e non festeggiate un anniversario di famiglia.
Ottimo rapporto qualità prezzo, con un pasto medio intorno ai 35 euro.
Dai un'occhiata anche a:
- A Cavu’t a Pescasseroli: sapori autentici nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo
- Bianca Trattoria a Roma: Davide del Duca anticipa il futuro
- Villa Maiella a Guardiagrele, a tavola dalla famiglia Tinari
- La Pergola di Heinz Beck a Roma è un posto pazzesco da regalarsi almeno una volta nella vita
- Trattoria dall’Oste: dove mangiare la bistecca alla Fiorentina
- Pascucci al Porticciolo. Il fuoriclasse del pesce
- Ristorante Lo Scalco dell’Aquila
- Il Pagliaccio a Roma e la cucina eretica di Anthony Genovese