di Luca Fontana
A tavola con I Signori
Novembre 2015
Gallarate, sita tra Milano e la regione dei Laghi Prealpini, è da sempre un riferimento per gli ottimi indirizzi culinari. A questi si è recentemente aggiunto il Ristorante Wood, dove una giovane coppia Lombardo-Sicula stà creando un notevole passaparola tra gli appassionati.
Eccoci quindi, dopo una prima visita ad inizio 2015, a riscoprire la cucina di Lara Casta, che si autodefinisce “senza fronzoli”. Effettivamente i suoi piatti sono molto ben studiati, dritti al punto, piacevoli, a cavallo tra ricercatezza e sapori facilmente decifrabili.
C’è ancora qualche “vizio di gioventù”, che si avverte in una leggera incostanza nel livello delle portate, ma vista la qualità di alcuni piatti, su tutti il Cappuccino di Capasanta ed i Gnocchi, riteniamo che ci siano tutti i presupposti per mirare ad alti livelli di eccellenza.
Da segnalare la cantina, con molte etichette fuori dal comune.
Nel dettaglio, la nostra degustazione:
Il pane, fatto in casa, ottimo, golosissimo quello alla cipolla, intrigante quello toscano alla liquirizia.
Gli stuzzichini: daiquiri frosen con ricciola e patatine fritte.
Cappuccino di capasanta con caffè turco e spuma di cavolfiore al latte. Una prima portata da urlo, in cui semplicità e ricerca si uniscono perfettamente, con un caffè, aggiunto al tavolo, dall’aroma speziato ed avvolgente.
Battuta di fassona piemontese affumicata al faggio e pino, uovo impanato, airbag di pane e gelato al foie gras. Un’antipasto rustico e goloso, l’ “airbag” è riempito di fumo, una volta rotto, avvolge la battuta.
Gnocchi di fave, calamaretti spillo, ricotta infornata, taccole e pistilli di zafferano. Giocato tra sapori delicati, dolcezza, sapidità, amaro e rotondità. Concreto e profondo.
Nel caso non fosse ancora partita la salivazione…
Fagottelli al coniglio di Carmagnola, scampi di Porto Santo Pirito al burro di nocciola, bietà e grue di cacao. L’impatto è straordinario, con una dolcezza che ben si abbina alla forza del coniglio. Tuttavia, al quinto fagotto, il piatto risulta un po’ monocorde, mancante sotto il profilo dell’amaro.
Tataki di tonno rosso impanato al chorizo, wakame, emulsione al lychee, noodles fritti e salsa d’ostrica. Una nuova proposta della chef, che stà proponendo ai clienti più coraggiosi. Un piatto esotico e stimolante, ma che a nostro parere manca di un centro, eccessivamente giocato su sapori “giapponesi”, senza essere in Giappone.
Sorbetto banana e cioccolato Valrhona.
Tarte tatin con mele fondenti, glassatura d’arancia, noci pecan, zabaione al riesling, gelato allo zafferano e cannella. Il paradiso dei golosi: sublime ed abbondante, senza essere stucchevole grazie alle molteplici sfaccettature.
Menù alla carta: circa 60€, bevande escluse
Da segnalare l’opzione del mezzogiorno, in cui alle proposte della cucina si aggiunge uno dei nostri riferimenti nel campo degli Hamburger nel raggio di molti kilometri, con carne di Fassona e cipolla caramellata, per soli 11€.
Chef: Lara Casta
Maître: Andrea Bacchi
Ristorante Wood
Via Monte Nero, 35
21013 Gallarate (Va)
Foto di Luca Fontana
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