Ristorante La Baita ad Aieta
Contrada Ciromolo
Tel. 347 870 6010
Aperto venerdì sera, sabato a pranzo e cena e domenica a pranzo
di Michele Polignieri
Ad Aieta, piccolo borgo del Pollino calabrese abitato da meno di 1000 anime, non ci si arriva per caso.
Il mio, vuole che qualche anno fa, alla ricerca di un eremo per poter scrivere e riflettere su cose immateriali di qualche interesse per alcuni, raggiunsi un alloggio di campagna sulle tracce dei rari fagioli Poverelli Bianchi del Pollino, a Terre Rosse di Massadita.
La vicinanza del profumato Mar Tirreno, però, non tardò ad esercitare il potente richiamo affettivo radicato nella memoria dalle passate primavere; e fu così che, come allora, al cibo non ci si pensò più di tanto.
Un tentativo in verità venne effettuato quando, su suggerimento di Alessandro Borghese incontrato in vacanza da queste parti (e che i miei figli in spiaggia a Fiuzzi di Praia a Mare ne immortalarono l’incOntro a botte di selfie), provai a prenotare la sosta di cena al ristorante La Baita, sempre ad Aieta; la sorte fu avversa per via di prenotazioni che in agosto andavano fatte settimane prima, ed il passaggio venne rinviato.
Oggi, avendo da tempo prese le misure dalle anaffettive pizzerie e locali affini (onnipresenti anche in questo pezzo di litorale tirrenico), su cui troneggia inspiegabilmente l’aggettivo “napoletano” per accompagnare cucina, pizza e sentimento (come se per attrarre il turista, un cuoco del posto dovesse avere natali partenopei per non accontentarsi del sole in fronte), la visita aietana venne programmata per tempo.
La Baita è stato pensato “Ristorante Tradizionale” da Giacomo Bello, un sorridente signore di mezza età che cura ed anima il locale grazie alla collaborazione di Rosalba in cucina e dalla bella e brava Mariangela in sala, la figlia farmacista che da sapiente speziale riesce a realizzare gli amorevoli prodotti di pasticceria di fine pasto (come “I Chinuli”, consistenti in un ravioletto dolce fritto in un impasto al cedro e ripieno di Ricotta dei pascoli aietani, buccia di limone e cannella, il tutto ricoperto con zucchero a velo).
Il Menù della BAITA
A parte il Raviolo di Ricotta e l’ “l’Agnellone M’buttunato” (carni di ovino macellato a 100 giorni di età rosolate in padella al vino rosso a fuoco lento e ripieno di aglio, prezzemolo e peperoncino), meritano una menzione
– il “Tagliolino–Lagana con crema e Ceci” o i maltagliati con i fagioli del pollino (tutti da provare ma non chiedetegli la ricetta che non vi dirà nemmeno sotto tortura), la “Ciadeddra”,
una minestra tipica di Aieta, a base di fave, legumi, finocchietto selvatico, patate, con una base di gnocchetti o cavatelli; il “Fusillo al ferretto con peperoni cruschi e ricotta affumicata”,
(in cui la più rappresentativa pasta fresca del territorio è spadellata ed impiattata con la cremina gustosissima data dalla mescolanza tra acqua di cottura del fusillo fatto in casa, l’olio del peperone crusco, e la ricotta affumicata dei pascoli locali) giacchè esprimono più di altri il criterio dei ”piatti del Cuore”
La mano di Giacomo è garbata in cucina, gli ingredienti ed i condimenti ben dosati in un equilibrio difficile da trovare in piatti popolari, efficiente ed abile da poter cosi rappresentare adeguatamente, attraverso il cibo, la cultura agricola della sua terra.
Una vera esclusiva del locale, ad esempio, è il prosciutto che lui stesso mette a dimora ed affina nelle sue cantine
Grazie al clima ed il microclima che qui si trova, la stagionatura del prodotto è un dono generoso della montagna aietana, i formaggi qui parlano la stessa lingua dei prosciutti, mentre gli insaccati vengono acquistati da artigiani autoctoni del settore norcino.
Stessa cura si trova negli altri antipasti genuini che di solito accompagnano il proscutto, mentre le olive denocciolate e le vedure sott’olio sono una piacevole scoperta essendo completamente diversi da cio che si possa pensare, e che io stesso pensassi, e che voi stessi pensereste…
A fine pasto, come anticipato, da non perdere i DOLCETTI DELLA BAITA a cui concorre l’alchimista speziale di famiglia, Mariangela, la poliedrica farmacista che ha raccolto i primi insetnamenti di pasticceria in tenera età dalla mamma Sara.
Carta dei vini variegata con un po’ di Basilicata e un po’ di Calabria, un po’ di collina e un po’ di costa, in sintesi di Parco Nazionale del Pollino e un po’ di Riviera dei Cedri. Prevalgono dunque il Magliocco, il Gaglioppo, l’Aglianico, il Greco Nero, il Nerello Cappuccio e il Nerello Mascalese, ma anche il Pecorello e il Greco Bianco.
Come ogni locale che si rispetti , non manca la visita agli ospiti che Giacomo onora con il suo personale saluto prima di un immancabile arrivederci.
Ristorante La Baita ad Aieta
Contrada Ciromolo
Tel. 347 870 6010
Prezzo della sosta : 25,00-35,00 (vini esclusi)
Carte di credito: tutte
Apertura: da maggio a settembre tutti i giorni sia pranzo che cena; sabato sera e domenica a pranzo negli altri mesi
Ferie gennaio – febbraio
Info e prenotazioni tel.: 0985/71042; mob: 347 8706010 – 345 8414429-
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