di Fabiola Quaranta
La chef è una combattente. Una che, armata di coltello tra i denti, con il cuore pieno ed un’energia frizzante, elabora e crea piatti carichi di meraviglia.
I sapori sono forti, come è forte lo sguardo di Marianna Vitale; nulla è lasciato al caso e, in questo piccolo bistrot nascosto tra i palazzi di un paesino di provincia, vicino Napoli, il tempo sembra fermarsi, una buona musica ti accoglie e ti accompagna, il gusto si rallegra.La gentilezza del personale, semplice e disarmante, ti fa sentire subito a casa. La cucina, però, non è propriamente quella di “mammà”, gli ingredienti di prima qualità propri della tradizione partenopea si elevano a piatti di altissima emozione, annunciando una cucina carica di tensione, capace di stupire annche i palati più esigenti e raffinati.
Ottima la carta dei vini. Una cena che emoziona a prezzi contenuti. Ho vissuto una sera al Sud ricaricandomi di un’energia Vitale rara e vulcanica, come solo questa terra può essere, un po’ folle ma geniale. Ho assaporato la frenesia della tradizione che irrompe nella novità, come un salto visionario nel futuro. Ho percepito l’ambizione di chi nasce dalla lava del Vesuvio e corre lontano, senza paura e con tanta fatica.
Chapeau a Marianna Vitale e al suo sorriso senza tempo. Me ne torno a Milano orgogliosa del mio sud.
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