Cieddì a Portici
Via Pagliano n° 5
Tel. 081 775 2502
www.ristorantecd.it
E’ sempre aperto tranne la domenica sera
C’è una novità in questa isola gastronomica sempre aperta: la pizza. Dal forno elettrico. Durante la nostra visita torna insomma di attualità il tema della cottura affrontato durante il convegno Pizza Formamentis
Non è stato facile trovare un assestamento, molti cuochi si sono alternati ai fornelli ma alla fine la proprietà è riuscita a trovare un equilibrio e il bistrot dall’arredo marinaro è un rifugio sicuro oltre che un servizio affidabile in questa fetta di Vesuvio a ridosso del capoluogo: parcheggio interno, giardino dove mangiare all’aperto, orto, bella e ampia cantina e pizzeria. Un’oasi low profile nella quale difficilmente il conto supera i 40-50 euro.
La sala poi con Gino Oliviero gira sempre alla grande, con i modi attenti e scanzonati, senza sbavature. Mentre in cucina Nunzio Spagnolo aiutato da Alfonso Manzi propone una cucina semplice, di stagione, con una forte aderenza territoriale.
Alcuni piatti vanno dritti alla gola, come la cacio e pepe con la genovese, un gemellaggio goloso e centrato tra Napoli e Roma con la cipolla che allunga il sapore della pasta, ben cotta.
Anche il riso con i gamberi è ben eseguito anche se portato un po’ avanti nella cottura.
Divertente l’orto-mare e questo carciofo ci è davvero piaciuto molto.
Un po’ meno la Saint Jacques pancettata: oggi il tema è rinfrescare e alleggerire, non ingrassare.
Stesso discorso per la quaglia, molto ben cotta e saporita, che però avrebbe fatto volentieri a meno della pancetta.
Molto buoni i dolci, ricchi e ben eseguiti. Ottimo anche il babà, un classico intramontabile a cui è assirdo rinunciare.
Abbiamo provato anche la pizza: impossibile percepire la cottura elettrica. L’impasto è morbido e scioglievole, la materia prima usata è di assoluta qualità e vale da sola la visita. E’ stata una idea molto saggia introdurla.
CONCLUSIONI
Il Cieddì è un luogo dove si sta sempre bene, misurato, di servizio e senza grilli per la testa. Vale per la pausa pranzo o per una serata distensiva. Il bonus, oltre che dal servizio e la cantina, è dato dalla qualità costante della materia prima dove non c’è risparmio e da questo punto di vista la proprietà è sempre stata lungimirante. Mare e orto sopra ogni cosa. La cucina è dotata di buona tecnica, i sapori sono centrati, il palato napoletano ci si riconosce immediatamente. Auspicabile però un alleggerimento sui secondi: oggi il sapore va cercato nella materia prima e negli accostamenti ed è inutile aggiungere i grassi non necessari.
Affidabilità è l’aggettivo giusto per questo ristorante-bistrot adesso anche pizzeria.
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