Metamorfosi a Roma
Via Giovanni Antonelli, 30
Tel. 06 807 6839
www.metamorfosiroma.it
L’anno prossimo Roy Càceres compie quarant’anni, un traguardo importante a cui arriva con una vitalità creativa davvero eccezionale, senza uguali a Roma in questo momento. Tra i primi in Italia assolutamente.
Lo seguiamo con passione sin dal 2012 e ogni anno è stato un passo in avanti deciso, il suo ristorante Metamorfosi, appunto, non è mai uguale a se stesso.
Il progetto è nel nome del locale e in ogni piatto la materia viene reinventata, non è mai come te l’aspetti. Cambia forma e funzione, la pasta non è pasta, le verdure diventano carne. Tutto sempre irrorato da freschezza e sapidità che non sono scisse dalla proposta ma la supportano con decisione.
L’avanguardia è quella che rielabora, non che punta a stupire perché eccede in stranezze. In questa fase storica in cui il food fusion riguarda sia i pop (pizza, sushi etc) sia l’alta cucina, Roy sembra essere la persona giusta al momento giusto, probabilmente anche al posto giusto in una città che ha sì tante bellissime tavole, ma che non ha mai brillato per verve creativa.
Così erbe, legumi, patate, spezie, preparazioni oggi viaggiano e Roy le ha già proprie nella sua memoria palatale inconscia, le coniuga alla tradizione italiana senza subirne condizionamenti e soprattutto si scatena con i prodotti di grande qualità in cui il nostro Paese eccelle.
Dunque abbiamo un cucina leggera, non salsosa, ricca di spunti, che stupisce sempre grazie ai giusti accostamenti.
Come è ormai affermato, non esiste più la gerarchia nelle presentazioni, non possiamo parlare di primi, antipasti e secondi, ma di una successione molto ben costruita che ti porta dal freddo al caldo magari anche con qualche balzo di nuovo al fresco, dalle materie vegetali ai pesci e alle carni, magari a ruoli invertiti. E la pasta fa solo una timida comparsa molto ben inserita e non fuori luogo.
In particolare colpisce l’abilità negli accostamenti, frutto di istinto ma anche di pignola ricerca oltre che di conoscenza della materia prima.
Ci è anche piaciuto molto la centralità dell’elemento vegetale che non lascia mai la scena nella successione dei piati. Un vegetale in cui il sapore è ricercato ed esaltato al massimo.
___________
CONCLUSIONI
___________
Il ristorante di Roy è ormai una tappa obbligata per capire cosa si sta muovendo in Italia. L’esperienza è appagante, la carta dei vini interessante e il servizio competente e appassionato. Un ristorante poco borghese, moderno, senza fuffa ma nel quale ogni particolare è ben studiato. Siamo convinti che questo quarantenne saprà regalare ancora moltissime emozioni agli appassionati: continuando così, aggiornandosi e girando, sicuramente nessun traguardo sarà impossibile e nessuna soddisfazione gli sarà negata.
Dai un'occhiata anche a:
- La mia prima volta da Uliassi a Senigallia
- La Terrazza dell’Hotel Eden a Roma e la cucina di Salvatore Bianco
- Roma, ristorante Da Michele, cucina di mare a San Paolo
- Al Cambio a Bologna e la certezza della gioia
- Roma, ristorante Moma: la cucina di Andrea Pasqualucci
- Carbonara a Roma, dieci indirizzi da non perdere, 50 Top Italy 2023
- Roma, La Piccola Amatrice, vera trattoria di quartiere
- La Pergola di Heinz Beck a Roma è un posto pazzesco da regalarsi almeno una volta nella vita