Ristorante Mediterraneo a Salerno
Via M. Testa, 31
Tel. 089 296 2405
Aperto la sera, venerdì e sabato anche a pranzo, la domenica solo a pranzo.
Lunedì chiuso
Siamo a due passi a piedi dalla stazione, adiacente all’Hotel Salerno con un ampio e comodo parcheggio sempre disponibile, bonus che a Salerno equivale abitare vicino alle fermate della metro a Roma. Qui da dieci anni Carla D’acunto, ha aperto il suo regno portandolo avanti tra non poche difficoltà ma con molta determinazione e soprattutto con tanta gioia di vivere. Proprio vero che il carattere di chi sta in sala sta al ristorante come il detto altezza mezza bellezza. La sua voce riempe la piccola saletta, parliamo di venti posti che d’estate diventano trenta sul un terrazzo da cui si gode la vista del Golfo di Salerno da Punta Licosa e Capo d’Orso.
La sua voce ma anche la sua capacità di portare materia prima di grande qualità culturale, ossia con pesci di stagione e non le solite spigole e orate: a noi sono capitate due deliziose tartare, una di triglia, il pesce a nostro giudizio più gastronomico che ci sia per la sua poliedricità, e una di dentice.
La sala è curata nei dettagli, come solo la mente femminile riesce a mettere insieme creando subito una atmosfera di rilassante accoglienza. Il sodalizio con il giovane cuoco Daniele Greco pare che funzioni proprio bene. La cucina, come vedete dalle foto, è tipica ma non da trattoria, le salse di pomodoro sono ben trattate, i pesci accuratamente spinati come avviene in uno stellato, le proposte fondamentalmente semplici ma non per questo banale. Soprattutto in questo locale sentite il sapore dei prodotti, sia grazie alla buona mano di Greco, sia grazie alla selezione che Carla riesce a fare grazie ad amicizia o parentela non abbiamo ben capito, con chi sta al mercato ittico. Il segreto è semplice: indirizzare il cliente senza però abbandonarlo in mezzo al guado: ecco allora un luvoro, alias fragolino con le patate, uno sgombro, una lucerna e uno scorfanetto a zuppetta che spinge alla scarpetta, un perfetto piatto di linguine con il ragù di polpo e un buon dolce.
Servizio attento e competente, discreta carta dei vini che reclama solo un po’ di Campania in più (specialmente Costiera Amalfitana e Cilento) con ricarichi molto onesti. Un luogo d’altri tempi per spirito gastronomico (genius loci direbbero gli antichi) ma moderno nella proposta.
Pagherete mai più di 50 euro: comprare il pescato di prossimità e di stagione consente di far mangiare bene e di controllare meglio il costo della materia prima. Moriamo dalla voglia di venire a mangiare uno spaghetto con le cozze quando sarà stagione da queste parti.
Lunga vita a Carla e a tutte le ostesse come lei, un po’ mamme, un po’ complici, tanto femmine.
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