di Tonia Credendino e Ornella Buzzone
Cosa ci facevamo al Palazzo Lanza di Capua, alle 12:30, di domenica?
Cominciamo col dire, che niente accade per caso e che domenica 26 maggio era la XIV giornata nazionale delle dimore storiche italiane e che Palazzo Lanza è sicuramente tra i palazzi antichi più importanti di Capua.
La sua nascita è da ascrivere al XIV secolo, l’edificio si trova nel cuore del centro storico di Capua, a pochi passi dall’antico Gran Priorato dell’Ordine di Malta. Ha ospitato il caffè letterario più famoso di Capua, l’Ex Libris, da quando la vulcanica Maria Teresa Lanza, ebbe la brillante idea di trasformare le stalle del palazzo in un luogo dove cultura, arte ed enogastronomia si potessero fondere in piacevole armonia.
Ex Libris ha rappresentato senza ombra di dubbio un polo culturale di grande valenza, poi chiuso per benotto lunghi anni, da circa un anno è tornato a splendere.
La nuova gestione ha fatto di cordialità, cura dei dettagli, accoglienza, gioia e curiosità i pilastri del ristorante, un luogo suggestivo e riservato, tra arte e tradizione, in un’atmosfera rilassante e piacevole.
Il Matres ha ridato vita e speranza alla ristorazione del Palazzo, offrendo un menu à la carte che mira a valorizzare le proposte del territorio in chiave moderna e stimolante.
Un sito meraviglioso per eventi e spettacoli musicali, perfetto anche per cene romantiche o come nel nostro caso un pranzo domenicale in amicizia, il Matres è un connubio perfetto tra raffinatezza, eleganza e ambientazione storica.
Ci siamo sentite come a casa grazie all’ottimo servizio messo a disposizione dal personale giovane e corteseche con grande scrupolosità, soddisfa le esigenze dei clienti.
Alla guida della nuova ristorazione, ci sono due donne bellissime, Mara Bocchino e Fabiana Santomarco e il giovane e simpatico chef Giovanni Moretta.
Il nome del ristorante, ci spiega Fabiana deriva dalle Matres Matutae: “Le matres sono simulacri votivi raffiguranti in posizione prospettica, una donna seduta, rivestita da una tunica o un lungo mantello e che regge in braccio e sul grembo uno o più bambini in fasce”.
È stato interessante scoprire che prima che le popolazioni nordiche, con i loro dèi maschi e guerrieri, ne distruggessero la memoria ed i templi, le Dee Madri, simboli di nascita, fertilità e sessualità, erano considerate la divinità principali nel bacino mediterraneo. Presso il Museo Campano di Capua, potete scoprire
la collezione dedicata al culto delle Matres Matutae, uno scrigno,
spesso sottovalutato dove è possibile riscoprire millenni di storia della nostra terra.
Capua, dunque, è da sempre meta principalmente turistica, non solo per la sua storia e bellezza ma anche per soddisfare i peccati culinari, lo sa bene lo chef Giovanni che ci racconta: “La ricerca di materie prime di qualità che rispettino l’eleganza e la storia di questa location è per noi un must, senza rinunciare al divertimento e alla cura dei dettagli”.
Il loro menù è un mix di tradizione e innovazione, un connubio perfetto che rispetta l’antica cultura gastronomica campana e non che volge uno sguardo anche al futuro. Fabiana e Mara ci hanno accolto con affetto e gioia, abbiamo scelto il tavolo all’interno della corte, dove si nasconde un giardino segreto riservato, un piccolo spazio romantico e rilassante.
Per cominciare abbiamo gustato un’entrée dello chef, un tonno scottato con salsa teriyaki e guacamole, a seguire un Gazpacho al cantalupo con gambero avvolto nel prosciutto scottato, e un Carpaccio di magatello di vitello con pere glassate e fonduta di gorgonzola, crumble di noci, piatti golosi e delicati, che aprono l’appetito e stimolano la curiosità e il gusto.
Due i primi, un Risotto allo zafferano con zucchine e gambero di Mazara marinato al lime e una Pasta home made ripiena di crema di carbonara su crema al pistacchio e due secondi, un Polpo arrostito in BBQ su spuma di patate e una Pancia di maiale CBT con salsa di carote e mela glassata.
In abbinamento Il Verro Sheep Coda di Pecora 2020, antico e pressoché sconosciuto, un vino bianco delle Terre del Volturno prodotto dall’azienda Il Verro, che ha sede a Formicola, nel Casertano, un vino molto interessante, una piacevole sorpresa, un bianco che promette bene in termini di potenziale longevità, in virtù della sua freschezza sferzante.
Per concludere in bellezza, una deliziosa cheesecake al basilico e gelé di limoncello e una curiosa e genuina mimosa sbagliata con dadolata di mango su crema al mascarpone, bottarga di muggine e menta.
Matres è il perfetto connubio tra vino, sapori e storia. Mara e Fabiana sono due donne straordinarie, la loro forza ci ha commosso e siamo subito entrate in empatia attraverso i loro racconti. Amiche, complici, tifose una dell’altra, compagne d’avventura nei momenti sì e quelli no, le donne che piacciono a noi, insomma, che sanno maneggiare le emozioni, non si risparmiano sul lavoro e fanno gruppo senza cadere nella trappola delle inutili rivalità.
Suggeriamo, se dopo cena desiderate evitare l’auto, presso il Palazzo è possibile soggiornare in eleganti e confortevoli camere. Palazzo Lanza è anche Bed and Breakfast in quelli che erano fino a cinquanta anni fa gli appartamenti della servitù, piccola chicca social, dall’ampio terrazzo e dal belvedere si possono ammirare i tetti dell’antica città, le sue piazze, i campanili le antiche mura con il fossato verde ed i suoi bastioni.
Ristorante Matres
Palazzo Lanza, Corso Gran Priorato di Malta, 25, Capua
dal mercoledì al sabato | 18:30 – 23:30 – domenica | 11:30 – 15:30 | 18:30 – 23:00
Prenota il tuo tavolo – +39 338 811 6411
https://matresrestaurant.com/
Dai un'occhiata anche a:
- Gala Maris a Praiano in Costa d’Amalfi aperto anche in inverno
- Ristorante Quattro passi a Nerano la cucina di Fabrizio e la sala di Raffaele Mellino
- Il menu dei classici di Pietro Parisi a Palazzo Gentilcore
- Light lunch a Caserta, da Contemporanea
- Ristorante Terra e Sapori: dove mangiare il coniglio all’ischitana a Ischia
- Lecce, Cime di Rapa Street Food
- Don Salvatore, Monte Di Procida
- Dove mangiare a Napoli non il solito sushi: Otoro81