Ristorante Lo Scalco dell’Aquila
Via Minicuccio D’Ugolino, 2
Tel.334 266 1277
Aperto a pranzo e cena
Domenica a pranzo e lunedì la sera
di Francesco Costantino
L’Italia è bella tutta. Da nord a sud, una continua scoperta di meraviglie. Luoghi, paesaggi, architettura, arte, custodi del tempo e della storia. Qualche volta la natura si ribella e lo fa anche in maniera crudele, ma gli Italiani, le genti italiche, hanno una cosa che li accomuna a qualsiasi latitudine: la resilienza. Dopo il terremoto che nel 2009 l’ha fortemente danneggiata, L’ Aquila sta tornando a volare, come le compete, ad alta quota. C’è ancora qualche cantiere in giro, in città, ma il più è fatto. Un restauro urbano importante, che Le restituisce lo splendore di un tempo.
L’Aquila, è divisa in “Quarti” (la particolarità dei Quarti è quella di non limitare la suddivisione alla città
intra moenia, ma di estenderla a tutto il contado circostante) ed è’ proprio qui, nel “Quarto”di San Pietro, affacciato sulla splendida piazza, all’interno di Palazzo Ciavoli-Cortelli, trova dimora “Lo scalco dell’Aquila”, un contenitore di cucina e di idee. L’evoluzione contemporanea di un progetto che è stato per anni un riferimento gastronomico per tutto l’abruzzo: il Delfina. La cucina del Delfina, portata avanti dagli eredi, in cucina con Armando e Giovanni ed in sala da Massimiliana e Stefano, viene affiancata da uno spazio espositivo, dove si alternano mostre ed esposizioni, dando vita ad un polo culturale : gli horti dello scalco.
Gli ambienti sono di una bellezza disarmante, con angoli di pura poesia. Ampi, su diversi livelli, arredati con gusto, con materiali perfettamente integrati al territorio ed alla storia. Due sale più riservate, un salone conviviale con piu tavoli, ben distanziati, per garantire la giusta privacy ed una veranda nella corte che rievoca ricordi Provenzali. La sensazione è di trovarsi in un posto dove ogni cosa abbia la giusta attenzione, dove nulla prevale; dove tutto ha un equilibrio funzionale al piacere dell’avventore. Le esperienze fatte da Massimiliana, a Senigallia da Uliassi, lasciano il segno e trovano conferma in un servizio eccellente. Attento ma non invadente; preciso, puntuale ma non esasperato; basta alzare lo sguardo, c’è sempre qualcuno, mimetizzato in qualche angolo, pronto all’esigenza. Se questo non basta per decidere di mettersi in viaggio, sarà il caso di concentrarsi sulla cucina.
Da una difficoltà, i visionari, trovano sempre un’opportunità. E’ cosi che, nel periodo in cui il Covid ha impedito l’apertura, Giovanni e Armando hanno approfondito il lavoro sui lievitati. Quello che arriva a tavola è un cestino di lussuria godereccia:
Pane bianco con acqua di mare e salvia; pane viola con Montepulciano, noci e pepe; al nero di seppia e timo e focaccia bianca. Profumo di buono.
Una piccola contaminazione contemporanea ed esterofila è un Americano baby , ottimo per aumentare le secrezioni gastriche e preparare lo stomaco ad accogliere il cibo, servito con “uno sfizio” di melanzane fritte come appetizer.
L’antipasto propone uno dei piatti abruzzesi per antonomasia, di quelli che ti fanno capire subito la consistenza della cucina territoriale: Pallotta cacio e ova.
Sembrano delle polpette ma sono senza carne. L’impasto è composto da pane raffermo, uova e formaggio, classico piatto di recupero.
Fa seguito la Panzanella dello Scalco: pane, cipolla e pomodoro, mozzarella stracciata e limone, Ravioli ripieni di porcini allo zafferano, Fusilli con ragù di agnello alle erbe, Agnello alle bacche di ginepro, Millefoglie Delfina
l’antica ricetta della nonna, lingue di gatto allo Zafferano,”Nocci attorrati”.
Proposta perfettamente in linea con le attese. La bellezza degli ambienti cammina di pari passo con la bontà della proposta. Un plus è l’attenzione alla tradizione ed al territorio. Nel ciclo cosmico della metempsicosi, la cucina di “Delfina” si è perfettamente reincarnata.
Lo Scalco dell’Aquila
Via Minicuccio d’Ugolino, 2
67100 – L’Aquila
3342661277
aperto pranzo e cena tutti i giorni
solo la domenica aperto solo a pranzo
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