La Sosta Restaurant, Swellendam
145 Voortrek St
Tel. 0027 73 899 6912
Aperto la sera
Chiuso domenica e lunedì
di Giovanna Pizzi
Al 34esimo posto della classifica dei migliori ristoranti italiani nel mondo c’è il ristorante La Sosta, un pezzo di Calabria.
E ancor di più mi piace aver raccolto le impressioni a caldo dei protagonisti, Salvatore Branda, trentenne cosentino, e la moglie Nina, sudafricana. Due che hanno realizzato il loro sogno. Una storia d’amore, fatta non solo di cuori e progetti di vita, ma anche di cibo e passione per la cucina.
Partiamo dall’ultimo riconoscimento, però. Milano, freddo glaciale, teatro San Babila.
È qui che qualche giorno fa sono stati annunciati i migliori ristoranti italiani nel mondo per 50 Top Italy.
Ma se in Lombardia il gelo si avverte, in Sudafrica è piena estate. Ed il calore, oltre quello del sole, si sente e arriva da lontano nelle parole di Salvo:
“Siamo davvero grati! È un onore grandissimo rientrare in questa classifica”.
“Leggere il nostro nome insieme ai nomi di altissimo calibro presenti, sia di strutture che di ristoranti che di chef, è per noi davvero un sogno. Facciamo quasi fatica a commentare per quanto siamo felici e onorati. Ancor di più, motivo di soddisfazione è essere l’unico ristorante presente in classifica dell’Africa subsahariana.Ma se posso ulteriormente aggiungere, il vero orgoglio è di rappresentare sì l’Italia al di fuori del paese, ma soprattutto la Calabria. La mia terra. Alla quale sono molto legato.Cerco sempre di riportare nei piatti qualcosa dei miei ricordi e delle mie origini, che non deve essere invadente ma certamente presente e voglio che arrivi. Anche mia moglie che non è calabrese, è nata in Sudafrica e ha vissuto 10 anni in Inghilterra e 15 in Svizzera, sente di appartenere a questa cultura e vivendo con me ne ha assorbito l’essenza. Ha assimilato i gusti mediterranei e soprattutto quelli calabresi. Questo ci fa lavorare bene insieme, abbiamo trovato un bell’equilibrio e credo che sia il segreto del nostro successo.
Certamente, posso dire, non mancherà mai l’amore, la passione e soprattutto il divertimento di fare quello che ci piace, perché per noi è veramente così!”
Con queste parole loro brindano e sorridono. Noi ci compiaciamo ed apprezziamo.
Ma riavvolgiamo il nastro ora. Ripartiamo. “Tutto è nato da una vacanza che abbiamo fatto io e mia moglie Nina che è sudafricana. Per puro caso ci siamo imbattuti in questa cittadina che si chiama Swellendam. Appena abbiamo visto l’edificio, il giardino, la natura circostante abbiamo subito sentito qualcosa. Abbiamo comprato la proprietà nel 2017”, ha raccontato Salvatore Branda, qualche tempo fa, in una delle sue prime interviste.
Siamo a 220 km da Città del Capo e ad un’ora dal mare, ai piedi delle montagne della Langeberge Range. Qui i coniugi Branda hanno piantato bandiera quando al primo sguardo si sono innamorati di una casa bianca in stile olandese che è diventata, oltre ad un nido d’amore, il loro mondo. All’interno, oltre al ristorante “La Sosta” c’è loro abitazione, con annessa guest house, dove stanno crescendo anche i loro due figli.
Salvatore inizia a muovere i primi passi in cucina all’Approdo di Vibo Marina in Calabria e poi nella piazza internazionale di Milano dove impara a gestire i fondamentali del mestiere. Decisivo lo spostamento a Lugano e l’incontro con il grande amore Nina che orienta la bussola verso il Sudafrica dove i neo sposi da 5 anni gestiscono il ristorante. Il menù è fatto di equilibri e contaminazioni. Cucina italiana e sapori calabresi, ingredienti di stagione e stile contemporaneo, grandi vini del territorio e servizio classico.
Ed oggi i primi importanti riconoscimenti internazionali. Con quel pizzico di orgoglio calabrese e la felicità di un cammino che è solo appena iniziato.
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