La Gatta Buia
Via Margherita, 92 (ex via delle Beccherie)
Tel. 0835 256510
Sempre aperto a pranzo e a cena
www.lagattabuia.eu
Erano davvero 4 amici al bar, anzi, all’enoteca, quelli che cinque anni fa in pieno centro storico a Matera hanno aperto la Gatta Buia. Un locale praticamente scavato nella roccia bianca, arredamento minimalista, una carta dei vini alla quale hanno lavorato giorno dopo giorno e una piccola cucina.
Poi, meno di un anno fa, la svolta: sono diventati un vero e proprio ristorante. L’enotavola è rimasta ma accanto, in una bella sala accogliente, con sempre protagonista la pietra che ha reso Matera famosa nel mondo, c’è oggi la cucina a vista dello chef pugliese Gianni Clemente.
Loro, gli amici, ci sono sempre e gestiscono la sala in maniera vivace e personale, dando un tocco di veracità estremamente piacevole sia per gli abituè che per i turisti stranieri.
Matera a cavallo tra primavera e stagione estiva è più bella che mai, piena di turisti, pulita, solare, in florida attesa del 2019, anno in cui sarà Capitale della Cultura. E finalmente con tanti locali e localini che sono curati e vendono prodotti di qualità. Intanto la felice scoperta è che sono quasi del tutto spariti i ristoranti con grissini imbustati che avevano il coraggio di non proporre nel cestino il formidabile pane di Matera, una delle ricchezze inimitabili del nostro Sud.
E qui alla Gatta Buia si sta bene anche per questo, visto che a tavola arrivano soprattutto le specialità lucane. Certo la Puglia è vicina, lo si vede ad esempio da uno degli antipasti assaggiati qui, la zuppa di cicerchie con bietole, che ricorda – anche visivamente – il più celebre abbinamento fave e cicoria. Ma l’appetizer più richiesto sono i croccantissimi peperoni cruschi di Senise, vero oro rosso della Basilicata, fritti a dovere e profumatissimi.
Gradevole anche il primo piatto di riso, con cappesante e carciofi, dove l’ortaggio dal sapore deciso si fa solo accarezzare dalla sapidità marina.
Qui si viene anche solo per accompagnare con una buona bottiglia di rosso la tagliata di manzo. Delicata e ben cotta quella di faraona. Sfizioso il filetto di triglia su cus cus profumato e rinfrescato dalla crema di ravanello.
Nella norma la cheese cake, mentre il piatto della serata è senza dubbio il cannolo con ricotta e amarena, realizzato con il pane di Matera. Poco zuccherino, croccante, ricco di sapore senza però il barocchismo tipico di questo dolce. Davvero una bella ricetta.
Atmosfera molto rilassata, come si conviene ad un ristorante giovane, senza pretese se non quelle della qualità di prodotti ed etichette; con una carta semplice e pulita, proprio come la cucina.
Conto sui 40 euro.
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