Il Verrocchio di Villa La Massa a Candeli
Via della Massa, 24
Tel. 055 62611
Aperto la sera
Prima di entrare a Firenze, esattamente uscita Firenze Sud, vi potete regalare una cena su una delle anse più belle e spettacolari dell’Arno, qui a Villa Massa. Troverete una cucina efficace e leggibile, uno stile italiano neo classico e una grande cantina a vostra disposizione: il Verrocchio, questo il nome del ristorante della struttura a cinque stelle ricavate da una cistruzione del 1300 a Candeli, è infatti aperto anche agli esterni.
Ma prima di addentraci nel menu, sarà bene aggiungere qualcosa su questa struttura che vede come general manager Elisa Peroli, veronese trapiantata da 16 anni a Firenze, grande esperienza all’estero e al lavoro con importanti responsabilità nel magic team di Patrizio Cipollini al Four Season del capoluogo toscano. Il Ceo è il mitico Davide Bertilaccio. Villa La Massa appartiene infatti al gruppo proprietario di Villa D’Este sul lago di Como, controllato dall’imprenditore Giuseppe Fontana, ribattezzato mister Cernobbio.
Quello che è emerge nella visita alle due strutture è la stessa filosofia: valorizzare al massimo lo stile della grande ospitalità italiana evitando il tipico anonimato super alliffato del Corporate. Una operazione che si realizza scegliendo e fidelizzando le persone giuste senza inseguire le mode o i miti del momento che stanno devastando le menti di alcuni chef. Una precisa gerarchia nelle diverse mansioni in ricevimento, in sala e in cucina dove domina la figura di Michele Zambanini, uno dei pochi capo-scuola rimasti in Italia e di cui lo chef Stefano Ballerini è allievo.
Quello che colpisce di questo luogo è la cura del dettaglio, ogni cosa è pensata sul piano estetico e pratico. Il giro che abbiamo il piacere di fare nei vari fabbricati in compagnia del capo del ricevimento Tamara Trambusti, qui in servizio dal 1979, è davvero impressionante ma quello che ci colpisce più di tutto è la filosofia imprenditoriale che, se fosse seguita da più imprenditori e non prenditori, farebbe un gran bene al nostro Paese: ossia riqualificare l’esistente invece di costruire ancora. Qui, mi raccontano, ce ne sarebbe la possibilità, ma la volontà della proprietà è stata quella di riprendere tutte le costruzioni, dalla abitazione del contadino al palazzo nobiliare, agli spazi, e dare loro più valore facendole rivivere.
Cosa si mangia al Verrocchio di Villa La Massa
Diciamo subito che come tutti gli hotel di lusso al ristorante gourmet si affianca ormai la trattoria (L’Oliveto) e, sempre più spesso, la pizzeria. Quel che sembrava un ossimoro sino a qualche anno fa è diventato regola quando si è capito che il cliente straniero vuole trovare l’Italia in Italia. Il Verrocchio ci presenta una cucina lineare, basata su ingredienti di territorio e di stagione, la cucina può disporre anche di un buon orto oltre che, basilare, la produzione propria di olio d’oliva. Piatti leggibili, saporiti, gustosi, senza grilli per la testa, in cui gli ingredienti si combinano bene seguendo il principio francese freddo caldo e, quello più moderno, di dolci non troppo zuccherini, ma defaticanti.
Una bella esperienza in riva all’Arno circondati da un servizio perfetto che costa sui 100 euro a testa vini esclusi con un menu completo. Imperdibile quando passate per la Toscana, ma anche i fiorentini potrebbero iniziare a scoprire le virtù della loro campagna fuori dalla bolgia turistica che tutto ha massificato, omologato e banalizzato. L’eleganza non è un lusso, è uno stato mentale che presuppone cultura e conoscenza della vita.
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